Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi
VENERDÌ 14 MAGGIO (Gv 15,9-17)
Nella Scrittura Santa ogni scelta per compiere una missione è da Dio. Nessuno potrà mai compiere la missione della salvezza se Dio non lo ha scelto. Le vie di Dio sono sempre misteriose. Dio sceglie Giuseppe per la salvezza di tutta la sua casa. La storia ci rivela come sia stata piena di sofferenze la via perché Giuseppe fosse il salvatore del suo popolo: “Ora Giuseppe fece un sogno e lo raccontò ai fratelli, che lo odiarono ancora di più. Disse dunque loro: «Ascoltate il sogno che ho fatto. Noi stavamo legando covoni in mezzo alla campagna, quand’ecco il mio covone si alzò e restò diritto e i vostri covoni si posero attorno e si prostrarono davanti al mio». Gli dissero i suoi fratelli: «Vuoi forse regnare su di noi o ci vuoi dominare?». Lo odiarono ancora di più a causa dei suoi sogni e delle sue parole. Egli fece ancora un altro sogno e lo narrò ai fratelli e disse: «Ho fatto ancora un sogno, sentite: il sole, la luna e undici stelle si prostravano davanti a me». Lo narrò dunque al padre e ai fratelli. Ma il padre lo rimproverò e gli disse: «Che sogno è questo che hai fatto! Dovremo forse venire io, tua madre e i tuoi fratelli a prostrarci fino a terra davanti a te?». I suoi fratelli perciò divennero invidiosi di lui, mentre il padre tenne per sé la cosa. I suoi fratelli erano andati a pascolare il gregge del loro padre a Sichem.
Israele disse a Giuseppe: «Sai che i tuoi fratelli sono al pascolo a Sichem? Vieni, ti voglio mandare da loro». Gli rispose: «Eccomi!». Gli disse: «Va’ a vedere come stanno i tuoi fratelli e come sta il bestiame, poi torna a darmi notizie». Lo fece dunque partire dalla valle di Ebron ed egli arrivò a Sichem. Allora Giuseppe ripartì in cerca dei suoi fratelli e li trovò a Dotan. Essi lo videro da lontano e, prima che giungesse vicino a loro, complottarono contro di lui per farlo morire. Si dissero l’un l’altro: «Eccolo! È arrivato il signore dei sogni! Orsù, uccidiamolo e gettiamolo in una cisterna! Poi diremo: “Una bestia feroce l’ha divorato!”. Così vedremo che ne sarà dei suoi sogni!». Ma Ruben sentì e, volendo salvarlo dalle loro mani, disse: «Non togliamogli la vita». Poi disse loro: «Non spargete il sangue, gettatelo in questa cisterna che è nel deserto, ma non colpitelo con la vostra mano»: egli intendeva salvarlo dalle loro mani e ricondurlo a suo padre. Poi sedettero per prendere cibo. Passarono alcuni mercanti madianiti; essi tirarono su ed estrassero Giuseppe dalla cisterna e per venti sicli d’argento vendettero Giuseppe agli Ismaeliti. Così Giuseppe fu condotto in Egitto. Intanto i Madianiti lo vendettero in Egitto a Potifàr, eunuco del faraone e comandante delle guardie” (Cfr, Gen 37,1-36). Le scelte sono di Dio e anche le vie appartengono alla divina sapienza.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».
È verità che va messa nel cuore. Chi è scelto da Cristo Gesù per compiere la missione di salvezza come amministratore dei misteri di Dio e ministro della sua verità e grazia, deve sempre consegnarsi allo Spirito Santo, che muove e agisce per via mediata e anche immediata. Chi non ascolta gli Apostoli mai potrà dire di ascoltare lo Spirito. Spirito e Apostoli sono una sola voce. Ma anche l’Apostolo deve sempre ascoltare lo Spirito. È suo obbligo per essere voce dello Spirito Santo in mezzo ai suoi fratelli. La vita dell’Apostolo deve essere obbedienza a Cristo e allo Spirito Santo sempre.
Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci ascoltatori dello Spirito e degli Apostoli.
Nota: Questo commento al Vangelo è gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuità.