LUNEDÌ 14 FEBBRAIO – SESTA SETTIMANA DEL T.O. [C]
SANTI CIRILLO E METODIO
La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!
Gesù chiede ai suoi discepoli di pregare il signore della messe perché mandi operai nella sua messe, che è abbondante, mentre gli operai sono pochi. Nel Nuovo Testamento solo nel Vangelo di Luca è rivelato questo comando. Esso non si trova in altre parti della Scrittura Santa. Sappiamo però che l’Apostolo Paolo sempre prega perché ogni discepolo di Gesù diventi in Cristo vero sale e vera luce. Ma anche sempre chiede preghiere perché lui possa portare la luce del Vangelo ad ogni uomo, portando se stesso in ogni luogo di questa terra: “Perciò, fratelli, per il Signore nostro Gesù Cristo e l’amore dello Spirito, vi raccomando: lottate con me nelle preghiere che rivolgete a Dio, perché io sia liberato dagli infedeli della Giudea e il mio servizio a Gerusalemme sia bene accetto ai santi.
Così, se Dio lo vuole, verrò da voi pieno di gioia per riposarmi in mezzo a voi. Il Dio della pace sia con tutti voi. Amen” (Rm 15,30-33). “In ogni occasione, pregate con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, e a questo scopo vegliate con ogni perseveranza e supplica per tutti i santi. E pregate anche per me, affinché, quando apro la bocca, mi sia data la parola, per far conoscere con franchezza il mistero del Vangelo, per il quale sono ambasciatore in catene, e affinché io possa annunciarlo con quel coraggio con il quale devo parlare” (Ef 6,18-20). Per il resto, fratelli, pregate per noi, perché la parola del Signore corra e sia glorificata, come lo è anche tra voi, e veniamo liberati dagli uomini corrotti e malvagi (2Ts 3,1-3).
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Ecco qual è la missione dell’Apostolo Paolo: crescere ogni giorno di più come vera luce di Cristo Signore, essere luce di Cristo Signore per ogni uomo, portando se stesso vera luce presso ogni uomo per dare Cristo Signore luce del mondo ad ogni uomo, guadagnare a Cristo, luce del mondo, ogni uomo. Ecco come lui vive questa missione, secondo quanto lui stesso rivela nella sua Prima Lettera ai Corinzi: “Infatti, pur essendo libero da tutti, mi sono fatto servo di tutti per guadagnarne il maggior numero: mi sono fatto come Giudeo per i Giudei, per guadagnare i Giudei. Per coloro che sono sotto la Legge – pur non essendo io sotto la Legge – mi sono fatto come uno che è sotto la Legge, allo scopo di guadagnare coloro che sono sotto la Legge.
Per coloro che non hanno Legge – pur non essendo io senza la legge di Dio, anzi essendo nella legge di Cristo – mi sono fatto come uno che è senza Legge, allo scopo di guadagnare coloro che sono senza Legge. Mi sono fatto debole per i deboli, per guadagnare i deboli; mi sono fatto tutto per tutti, per salvare a ogni costo qualcuno. Ma tutto io faccio per il Vangelo, per diventarne partecipe anch’io” (1Cor 9,19-23). Coscienza missionaria perfetta.
Gesù prega perché ogni suo discepolo sia e rimanga in eterno suo vero discepolo, divenendo con Lui una cosa sola, come Lui e il Padre sono una cosa sola: “Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato, perché sono tuoi. Tutte le cose mie sono tue, e le tue sono mie, e io sono glorificato in loro. Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, custodiscili nel tuo nome, quello che mi hai dato, perché siano una sola cosa, come noi.
Quand’ero con loro, io li custodivo nel tuo nome, quello che mi hai dato, e li ho conservati, e nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si compisse la Scrittura. Ma ora io vengo a te e dico questo mentre sono nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li custodisca dal Maligno.
Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Consacrali nella verità. La tua parola è verità. Come tu hai mandato me nel mondo, anche io ho mandato loro nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch’essi consacrati nella verità. Non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola: perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato (Gv 17,9-21).
LEGGIAMO IL TESTO DI Lc 10,1-9
Perché dobbiamo pregare perché il Signore mandI operai nella sua messe? Perché la missione della salvezza è di tutto il corpo di Cristo ed è tutta di ogni singolo membro, anche se con personali responsabilità. Poiché nessuno la potrà mai compiere da solo, è cosa giusta che ognuno chieda al Padre altri operai. Se non prega, lui è responsabile di quanti si dovessero perdere per non conoscenza del Vangelo. Madre di Dio, aiutaci.