Mons. Costantino Di Bruno โ€“ Commento al Vangelo del 13 Ottobre 2021

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Guai a voi, farisei, che amate i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. Guai a voi, perchรฉ siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo.

Ora Gesรน mostra alcune incongruenze dei farisei. Ci rivela qual รจ la loro grande ipocrisia. Essi sono ligi nel pagare la decima sulla menta, sulla ruta e su tutte le erbe. Pagare questa decima รจ facile. Non costa nulla. Non richiede alcun sacrificio. In questo, loro si mostrano bravi. Non sono invece bravi nella pratica della giustizia e dellโ€™amore di Dio. Giustizia e amore di Dio da loro vengono lasciati da parte. La santitร  di una persona si fonda certo sul pagamento delle decime di tutte le erbe. Molto di piรน perรฒ si fonda sulla pratica della giustizia e della caritร . Un uomo ingiusto, un uomo che non ama nรฉ Dio e nรฉ il prossimo mai potrร  dirsi santo, mai un pio osservante della legge di Dio.  Perchรฉ allora i farisei pagano la decima e trasgrediscono la giustizia e lโ€™amore di Dio? Pagano la decima perchรฉ il pagamento รจ visibile e non costa niente. Essendo visibile รจ per loro motivo di vanto, di vanagloria, di superbia, di vera ostentazione della loro fedeltร  alla Legge e alle prescrizioni di Mosรจ. Con questo pagamento visibile e non costoso la loro fama di santi viene ingrandita.

Essendo la pratica della giustizia e dellโ€™amore quasi sempre invisibile, lโ€™invisibilitร  non solo consente la piรน alta trasgressione, ma permette anche di trasformare ogni ingiustizia e ogni non amore in comandamento del Signore. Ancora: essendo la giustizia e lโ€™amore sempre soggetti allโ€™interpretazione e al sano discernimento, in questo loro erano veri maestri del falso e della contraffazione. Tutto interpretavano e tutto discernevano a loro favore. รˆ in loro favore il guadagno, il profitto, lโ€™arricchimento sulle spalle delle povere vedove, dei piccoli, dei semplici, dei timorati di Dio. Gesรน dice loro che la Legge va tutta osservata: nelle cose visibili e in quelle invisibili; nelle cose che non costano e in quelle che costano. Tutto questo perรฒ puรฒ avvenire se ci si libera dallโ€™aviditร , dalla cupidigia, dallโ€™ingordigia, dalla fame e dalla sete del denaro. Loro rischiano la loro salvezza continuando a fare ciรฒ che stanno facendo. Altro che santitร  bloccata. Possiamo parlare di perdizione giร  avvenuta, se non si ravvedono e non si convertono alla Parola di Gesรน. I farisei sono persone superbe. Non solo sono superbe. Curano in modo del tutto speciale questa loro superbia. Come la curano? Amando i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze.

Dove cโ€™รจ gente, lรฌ lโ€™orto รจ buono per coltivare la loro superbia. La superbia รจ vizio diabolico. Chi si lascia prendere da essa, pone Dio a sgabello dei suoi piedi e degli uomini fa una strada sulla quale camminare. Ecco perchรฉ si puรฒ parlare di grave pericolo di perdizione eterna. Si รจ completamente fuori delle regole di Dio. Fuori di ogni suo comandamento. Fuori di ogni retto e santo servizio o ministero. La superbia nega Dio e gli uomini nella loro piรน pura e santa veritร . La superbia uccide Dio e gli uomini e si nutre della loro carne.  La superbia si pasce e si alimenta di idolatria, di falsitร , di inganno, di menzogna, di ogni altro vizio e peccato.

LEGGIAMO IL TESTO DI Lc 11,42-46

Ma guai a voi, farisei, che pagate la decima sulla menta, sulla ruta e su tutte le erbe, e lasciate da parte la giustizia e lโ€™amore di Dio. Queste invece erano le cose da fare, senza trascurare quelle. Guai a voi, farisei, che amate i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. Guai a voi, perchรฉ siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperloยป. Intervenne uno dei dottori della Legge e gli disse: ยซMaestro, dicendo questo, tu offendi anche noiยป. Egli rispose: ยซGuai anche a voi, dottori della Legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!

Toccare un sepolcro rendeva immondo ritualmente una persona. Per questo vi era lโ€™accortezza e lโ€™attenzione di renderli visibili. Ognuno sapeva di trovarsi dinanzi ad un sepolcro e per non contaminarsi lo evitava. I farisei sono sepolcri, ma invisibili. Quanti si accostano ad essi si contaminano senza saperlo. Diventano immondi ma non lo sanno. Diventano trasgressori della Legge di Dio ma lo ignorano. Diventano figli della perdizione e pensano di trovarsi nella piรน alta e piรน pura santitร . Questa veritร  che Gesรน annunzia oggi รจ vera sapienza celeste, vera visione nello Spirito Santo, purissima illuminazione del Padre.

รˆ questo il vero male della religione, quando si trasforma in fariseismo. Ci si accosta agli uomini che si dicono di Dio come ci si accosta a dei sepolcri invisibili. Si rimane contaminati e neanche lo si conosce. Si รจ divenuti immondi e si continua a vivere come se fossimo mondi. Una religione cosรฌ vissuta riempie il cuore di tristezza. Uno si accosta ad un uomo che si dice di Dio per la santitร  e si rimane invischiati nella sua immondezza morale, rituale, spirituale, ascetica. Uno si accosta ad un uomo che si dice di Dio per camminare verso il Paradiso e invece con lui si percorrono solo strade che portano alla perdizione eterna dellโ€™inferno. Il Signore ci guardi perchรฉ mai diveniamo sepolcri invisibili per i nostri fratelli, invisibili compagni di perdizione per quanti si affidano a noi.

Un dottore della Legge comprende la gravitร  della rivelazione fatta da Gesรน sulla falsitร  della religione praticata dai farisei e si sente offeso: โ€œMaestro, dicendo questo, tu offendi anche noiโ€.  Dicendo questo, tu metti noi, dottori della Legge, nella stessa falsitร  dei farisei. La gente potrebbe pensare che noi e i farisei ci comportiamo allo stesso modo. รˆ il dottore della legge che si sente punto da Gesรน. Gesรน non aveva parlato di loro, ma solo dei farisei. Poichรฉ il dottore della Legge interviene, Gesรน ha una parola di rivelazione anche sul loro ministero non vissuto secondo Dio. Qual รจ la rivelazione di Gesรน sul loro ministero? Loro hanno una colpa assai grave. Rendono difficile il cammino verso Dio per gli altri. Mentre per loro se lo rendono assai agevole, piacevole, facile. Caricano sulle spalle degli altri pesi insopportabili. Questi pesi perรฒ loro non li toccano neanche con un dito. Non solo lโ€™osservanza della Legge รจ per gli altri, non per loro. Se facessero solo questo, sarebbe un danno minore. Non ci sarebbe lโ€™esemplaritร , ma almeno la veritร  dellโ€™insegnamento.

In piรน gravano di pesi insopportabili la coscienza degli altri. Tutto dichiarano peccato e trasgressione. Tutto รจ colpa. Il loro insegnamento serviva a scoraggiare, anzichรฉ incoraggiare; ad abbandonare, anzichรฉ abbracciare; ad allontanare, anzichรฉ avvicinare. Con il loro insegnamento rendevano odiosa la Legge, anzichรฉ amabile e gradevole. Il loro รจ un insegnamento carente di ogni vera esemplaritร . Un insegnamento senza la piรน alta esemplaritร  di chi lo impartisce รจ oltremodo nullo. Ogni buon maestro deve essere esemplare, imitabile. Deve mostrare con la vita la veritร  di ciรฒ che insegna. Loro invece con la vita annullavano ciรฒ che insegnavano. Con le opere contraddicevano la loro dottrina. Anche loro sono incamminati verso la perdizione eterna. Anche loro, come i farisei, sono diretti verso il fuoco dellโ€™inferno.

Chi vuole essere un buon maestro per gli altri seve esserlo prima per se stesso. Tutta la misericordia che usa per sรฉ deve usarla per gli altri. Il Signore Dio dona a tutti i maestri della sua veritร  e della sua dottrina come loro esempio se stesso, secondo lโ€™immagine del pastore che troviamo in Isaia: โ€œSali su un alto monte, tu che annunci liete notizie a Sion! Alza la tua voce con forza, tu che annunci liete notizie a Gerusalemme. Alza la voce, non temere; annuncia alle cittร  di Giuda: ยซEcco il vostro Dio! Ecco, il Signore Dio viene con potenza, il suo braccio esercita il dominio. Ecco, egli ha con sรฉ il premio e la sua ricompensa lo precede. Come un pastore egli fa pascolare il gregge e con il suo braccio lo raduna; porta gli agnellini sul petto e conduce dolcemente le pecore madriยป (Is 40,9-11). Dio conduce con il suo amore, la sua pazienza, la sua infinita misericordia, la sua caritร  che non conosce limiti, con la potenza del suo perdono, con il continuo invito alla conversione, con la sua premura che mai viene meno nellโ€™inviare i suoi profeti. Oggi lโ€™amore di Dio รจ Cristo Gesรน, in Cristo Gesรน, รจ ogni suo discepolo. Ci aiuti la nostra Madre celeste a vivere questo divino ed eterno mistero di amore. 

Fonte@MonsDiBruno

Nota: Questo commento al Vangelo รจ gratuito pertanto lโ€™autore non autorizza un fine diverso dalla gratuitร .