Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 13 Novembre 2022

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13 NOVEMBRE – TRENTATREESIMA DOMENICA T. O . [C]

Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita.

Satana ha giurato al discepolo di Gesù odio eterno. Non si dona pace, finché non ne abbia fatto un soldato del suo regno per la conquista di altri discepoli di Gesù. Chi non abita nel cuore di Cristo, chi non è saldamente piantato nello Spirito Santo, mai potrà distinguere un soldato di Cristo da un soldato di Satana e senza distinzione, che dovrà essere in lui frutto ed opera dello Spirito Santo, sempre si lascerà conquistare dai soldati di Satana e si trasformerà in uno di loro per la rovina di molti altri suoi fratelli.

Satana il mondo ormai lo possiede tutto. Chi non possiede è ancora qualche cristiano, pochi in verità. Molti sono stati da lui conquistati e usati come suoi ministri, suoi diaconi, suoi servi per conquistarne molti altri. Di cosa si serve perché si abbandoni la fede e ci si consegni nelle sue braccia? Di ogni persecuzione, ogni calunnia, ogni maldicenza, ogni mortificazione, ogni flagello non solo fisico ma anche spirituale. Non c’è male che Satana non scateni contro i discepoli del Signore. Sempre ci dobbiamo ricordare che lui sfida il Signore per ciascuno di noi, così come ha sfidato il Signore su Giobbe. Sempre dobbiamo ricordarci che il Signore accetta la sfida di Satana, anche se pone un limite alle sue vessazioni. Con Giobbe il limite fu quello di risparmiargli la vita. Con Cristo Gesù neanche questo limite ha posto e Satana lo fece inchiodare sulla croce, servendosi dei suoi molti soldati che erano scribi, farisei, sadducei, anziani del popolo, sommi sacerdoti.

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Noi non sappiamo quale limite il Signore ha posto a Satana per rapporto alla nostra vita. Sappiamo però che la sfida dal Signore viene sempre accolta. Ecco perché Gesù ci avverte: la vostra vita sarà salvata dalla vostra perseveranza. Perseveranza in cosa? Nella retta fede, nella vera carità, nella sana speranza. Satana vuole che noi cadiamo dalla fede, abbandoniamo la carità rispondendo al male con il male e alle ingiustizie con le ingiustizie e cadiamo anche dalla sana speranza della vita eterna riservata a quanti avranno perseverato sino alla fine. In verità dobbiamo dire che oggi Satana combatte con armi sofisticatissime. Prima di tutto si è impegnato presso Dio, sfidandolo, che lui avrebbe ridotto in polvere tutto il mistero di Cristo Gesù, nel quale è la verità di ogni altro mistero, e contemporaneamente anche il mistero dell’uomo avrebbe frantumato.

Dobbiamo confessare, analizzando la storia, che ci sta riuscendo alla grande. Di chi si sta servendo? Di truppe sempre fresche che attinge tra i soldati di Cristo Signore. Promettendo loro una misera gloria terrena, aiutandoli ad elevarsi in carriera, spronandoli a desiderare posti ambiti, Satana ottiene che questi soldati di Cristo, amando più la loro gloria personale anziché sacrificare la loro gloria alla gloria del loro Signore e Dio, sono disposti a rinnegare tutto il Vangelo, tutta la verità, tutto il mistero. Un posto sulla terra vale più che un posto nei cieli eterni. Chi cade in questa trappola di Satana, da lui viene trasformato in un suo ministro di eccellenza. Con lui può distruggere la Chiesa dal suo interno con ogni falsa dottrina.

LEGGIAMO IL TESTO DI Lc 21,5-19

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Come possiamo perseverare sino alla fine? Una buona regola ce la offre la Lettera agli Ebrei: “Anche noi dunque, circondati da tale moltitudine di testimoni, avendo deposto tutto ciò che è di peso e il peccato che ci assedia, corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, colui che dà origine alla fede e la porta a compimento. Egli, di fronte alla gioia che gli era posta dinanzi, si sottopose alla croce, disprezzando il disonore, e siede alla destra del trono di Dio. Pensate attentamente a colui che ha sopportato contro di sé una così grande ostilità dei peccatori, perché non vi stanchiate perdendovi d’animo. Non avete ancora resistito fino al sangue nella lotta contro il peccato” (Eb 12,1-4). Anche a noi è chiesto di scegliere tra la gloria del mondo e la croce.  Salviamo la nostra vita, se come Cristo scegliamo la croce. La Madre di Dio ci aiuti a scegliere sempre la croce.

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