LUNEDÌ 13 DICEMBRE – III SETTIMANA DI AVVENTO [C]
Gesù rispose loro: «Anch’io vi farò una sola domanda. Se mi rispondete, anch’io vi dirò con quale autorità faccio questo. Il battesimo di Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?».
Autorità eterna, divina, soprannaturale dalla quale è ogni governo è Dio, solo Lui. Non esiste sulla terra autorità che non sia partecipazione dell’autorità divina, data dal Signore. La Genesi inizia con questa purissima verità. Dio dopo aver fatto l’uomo a sua immagine e somiglianza, dopo averlo creato maschio e femmina, gli dona autorità su tutte le opere da Lui create. Ogni autorità esercitata dall’uomo viene da questa originaria partecipazione. Altra verità da aggiungere: Gesù opera ogni prodigio, ogni miracolo, ogni guarigione. Non c’è malattia che da Lui non sia stata guarita. Anche sulla morte Lui ha potere. Questa autorità sulla creazione viene direttamente da Dio.
Non è un potere conferito alla natura dell’uomo. È un potere dato alla singola persona direttamente da Dio. Se i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo conoscessero Dio e la sua rivelazione, saprebbero che ogni autorità è da Dio. Dall’uomo viene solo “l’autorità” di fare il male. Ma questo è abuso della sua autorità di natura. Questa autorità è frutto del suo peccato. Questa però non è autorità per la vita, ma per la morte. Gesù ha autorità solo per la vita. Chiedere a Gesù: “Con quale autorità fai queste cose e chi ti ha dato questa autorità?”, è una domanda di profonda e totale ignoranza. Sappiamo però che costoro sono mossi dalla volontà di fare del male a Gesù Signore. Gesù guarisce, perché può guarire.
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Gesù non può rispondere che l’autorità gli è stata data da Dio. Subito lo avrebbero accusato di bestemmia. Sarebbe stato lapidato all’istante. Né può dire che l’autorità viene dagli uomini. Sarebbe stata una menzogna. Anche in questo caso sarebbe stato accusato di inganno. Qualsiasi risposta Gesù avesse offerto, si sarebbe rivoltata contro di Lui. Può uscire da questa situazione solo con l’aiuto di tutta la sapienza e intelligenza dello Spirito Santo.
Lo Spirito Santo subito viene in suo aiuto. Gli suggerisce modalità e forme. È sufficiente, per uscirne illesi, porre ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo una sola domanda. La riposta di Gesù dipenderà dalla loro risposta. “Anch’io vi farò una sola domanda. Se mi rispondete, anch’io vi dirò con quale autorità faccio questa cose”. Se loro vogliono una risposta, dovranno rispondere. Se loro non risponderanno, neanche Cristo risponderà. È divina saggezza. Quando si è nello Spirito Santo, lo Spirito che conosce ogni cosa, sempre interviene con tempestività e mette sulla bocca la parola giusta, che libera e salva. Senza lo Spirito Santo, nessun uomo avrà mai la parola giusta. Questa verità mai dovrà essere dimenticata. Sempre dovrà essere custodita nel cuore. Sei nello Spirito? La tua parola sarà di salvezza. Non sei nello Spirito? La tua parola sarà la tua condanna. Di salvezza è solo la Parola dello Spirito.
La domanda di Gesù riguarda la persona e la missione di Giovanni il Battista. Il battesimo di Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini? In altre parole: Giovanni era un pazzo esaltato oppure era persona inviata da Dio? Quanto lui predicava e operava veniva dal suo cuore, desideroso e bramoso di creare un movimento di speranza ravvivando la fede nel Messia promesso oppure la missione a lui è stata affidata da Dio, nel suo Santo Spirito? Giovanni si è fatto da se stesso profeta o è stato consacrato profeta dal Signore? È importante che tutti sappiano chi è Giovanni. Se in lui tutto viene dalla terra, dagli uomini, dalla carne, non si ha alcun obbligo di ascolto. Se invece la sua missione viene dal Cielo e le sue parole e opere dallo Spirito, allora l’ascolto va donato come si dona a Dio, come si dona a Mosè e a tutti gli Antichi Profeti. Ciò che viene da Dio è per la vera salvezza. Capi dei sacerdoti e anziani del popolo per rispondere hanno bisogno di consultarsi. Essi devono misurare ogni conseguenza della loro risposta, sia affermativa che negativa. Ogni loro parola è carica di un frutto contro di essi. Infatti valutano ogni possibile conseguenza delle loro risposte. Se loro dicono che in Giovanni il battesimo viene dal cielo, da Dio, Gesù potrebbe loro rispondere, anzi risponderà loro: Perché non gli avete creduto? Poiché essi non hanno creduto alla predicazione di Giovanni, essi non possono rispondere che il suo battesimo proveniva dal cielo. Quanto viene dal cielo merita la nostra fede. Dio non può parlare vanamente all’uomo.
LEGGIAMO IL TESTO DI Mt 21,23-27
Entrò nel tempio e, mentre insegnava, gli si avvicinarono i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo e dissero: «Con quale autorità fai queste cose? E chi ti ha dato questa autorità?». Gesù rispose loro: «Anch’io vi farò una sola domanda. Se mi rispondete, anch’io vi dirò con quale autorità faccio questo. Il battesimo di Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?». Essi discutevano fra loro dicendo: «Se diciamo: “Dal cielo”, ci risponderà: “Perché allora non gli avete creduto?”. Se diciamo: “Dagli uomini”, abbiamo paura della folla, perché tutti considerano Giovanni un profeta». Rispondendo a Gesù dissero: «Non lo sappiamo». Allora anch’egli disse loro: «Neanch’io vi dico con quale autorità faccio queste cose».
L’altra risposta è che esso proveniva dagli uomini. In questo caso si sarebbero messi contro la folla. Questa infatti credeva che Giovanni fosse un profeta. Ora non c’è vero profeta se non da Dio. Nessun vero profeta viene dagli uomini. Un uomo può fare suo profeta un altro uomo, mai lo potrà fare profeta del Dio vivente. Profeta del Dio vivente solo il Signore può costituire, elevare, chiamare. Se la folla considera Giovanni profeta, lui viene da Dio. Ma se Giovanni viene da Dio, anche il suo battesimo viene dal cielo. Ecco la sapienza dello Spirito Santo. Mentre Gesù sempre risponde alle loro domande senza risposte, essi non rispondono alla domanda di Gesù con risposta. Dalle risposte che un uomo dona e dalle domande che fa, ci si accorge se lui è nello Spirito Santo o è fuori di Lui. Gesù nelle risposte senza risposta sempre risponde con grande sapienza donando una verità che non può essere negata. Gesù, sempre nello Spirito Santo, pone una domanda alla quale non può essere data alcuna risposta. Non perché la risposta non ci sia, ma perché qualsiasi riposta è contraria a colui che la proferisce.
La risposta dei capi dei sacerdoti e degli anziani del popolo è contro di essi, più delle due soluzioni da essi esaminate. Loro dicono a Gesù di non saperlo. Con questa risposta si dichiarano persone inutili a Dio e agli uomini. Sono inutili, anzi dannosi a Dio, perché incapaci di guidare il suo popolo. Essi sono incapaci di distinguere un pastore da un mercenario, un falso profeta da uno vero, uno che è mandato da Dio e uno invece che viene dalla terra. Sono inutili, anzi dannosi agli uomini perché incapaci di difenderli da ogni lupo rapace che viene per sbranare, uccidere, divorare. Ma anche sono incapaci di confermare nella verità coloro che vengono dalla verità divina e celeste. Chi è preposto alla guida del popolo del Signore – e capi dei sacerdoti e anziani del popolo lo sono – se si rivela non buono nel discernimento e nella separazione della verità dalla falsità e della luce dalle tenebre, a nulla serve. Anzi, è assai dannoso.
Se capi dei sacerdoti e anziani del popolo si sono dichiarati inutili sulla persona di Giovanni il Battista, essi si dichiarano inutili su ogni altra persona. La luce è una. La tenebra è una. Non si può affermare che una luce non si conosce e l’altra luce la si conosce. Come non si può sostenere che una tenebra non la si conosce e l’altra la si conosce. Chi non conosce una tenebra, non conosce le tenebre. A nulla serve che Gesù dica con quale autorità Lui opera. Essi si sono dichiarati inutili in ogni discernimento. Se non sanno riguardo a Giovanni, non sapranno neanche riguardo a Lui. Rivelare l’origine della sua autorità è ininfluente. Ecco la vera sapienza dello Spirito Santo: portare capi dei sacerdoti e anziani del popolo alla dichiarazione di totale vanità, inutilità, inefficienza, pericolosità. In loro non governa la verità, ma gli umori del loro cuore e della loro mente. La Madre di Dio ci venga in aiuto. Ci faccia di fede vera.
Nota: Questo commento al Vangelo è gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuità.