Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 12 Giugno 2020

Il commento alle letture del 12 Giugno 2020 a cura di  Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dell’Arcidiocesi di Catanzaro–Squillace (CZ).

Chiunque guarda una donna per desiderarla

VENERDÌ 12 GIUGNO (Mt 5,27-32)

I danni che provoca uno sguardo impuro verso una donna sono gravi e altamente dolorosi. Per uno sguardo impuro Davide commise prima il peccato di adulterio e poi anche di omicidio. A causa di questi orrendi misfatti il suo regno fu devastato da una guerra intestina, anzi familiare. Ma leggiamo la sentenza del Signore: “Il Signore mandò il profeta Natan a Davide, e Natan andò da lui e gli disse: «Due uomini erano nella stessa città, uno ricco e l’altro povero. Il ricco aveva bestiame minuto e grosso in gran numero, mentre il povero non aveva nulla, se non una sola pecorella piccina, che egli aveva comprato. Essa era vissuta e cresciuta insieme con lui e con i figli, mangiando del suo pane, bevendo alla sua coppa e dormendo sul suo seno. Era per lui come una figlia. Un viandante arrivò dall’uomo ricco e questi, evitando di prendere dal suo bestiame minuto e grosso quanto era da servire al viaggiatore che era venuto da lui, prese la pecorella di quell’uomo povero e la servì all’uomo che era venuto da lui». Davide si adirò contro quell’uomo e disse a Natan: «Per la vita del Signore, chi ha fatto questo è degno di morte. Pagherà quattro volte il valore della pecora, per aver fatto una tal cosa e non averla evitata».

Allora Natan disse a Davide: «Tu sei quell’uomo! Così dice il Signore, Dio d’Israele: “Io ti ho unto re d’Israele e ti ho liberato dalle mani di Saul, ti ho dato la casa del tuo padrone e ho messo nelle tue braccia le donne del tuo padrone, ti ho dato la casa d’Israele e di Giuda e, se questo fosse troppo poco, io vi aggiungerei anche altro. Perché dunque hai disprezzato la parola del Signore, facendo ciò che è male ai suoi occhi? Tu hai colpito di spada Uria l’Ittita, hai preso in moglie la moglie sua e lo hai ucciso con la spada degli Ammoniti. Ebbene, la spada non si allontanerà mai dalla tua casa, poiché tu mi hai disprezzato e hai preso in moglie la moglie di Uria l’Ittita”. Così dice il Signore: “Ecco, io sto per suscitare contro di te il male dalla tua stessa casa; prenderò le tue mogli sotto i tuoi occhi per darle a un altro, che giacerà con loro alla luce di questo sole. Poiché tu l’hai fatto in segreto, ma io farò questo davanti a tutto Israele e alla luce del sole”». Allora Davide disse a Natan: «Ho peccato contro il Signore!». Natan rispose a Davide: «Il Signore ha rimosso il tuo peccato: tu non morirai. Tuttavia, poiché con quest’azione tu hai insultato il Signore, il figlio che ti è nato dovrà morire». Natan tornò a casa” (2Sam 12,1-15). Uno sguardo impuro non è un tenero agnellino con il quale giocare. Esso è vera vipera velenosa che sempre morde chi l’accarezza. Un solo sguardo può rovinare per sempre un uomo. Vale naturalmente anche per la donna. Sappiamo che per un desiderio impuro da parte della moglie di Potifar, senza però alcuna accondiscendenza da parte di Giuseppe, quest’ultimo fu gettato nelle prigioni del Faraone, poi liberato per vie misteriose.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore. Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna. Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio».

Oggi molti matrimoni falliscono non solo perché vengono tralasciati i mezzi di grazia e di santificazione dati a noi dallo Spirito Santo nella sua Chiesa una, santa, cattolica e apostolica, ma anche e soprattutto per il peccato di adulterio, frutto di sguardi e di desideri impuri, in seguito ai quali miseramente si cade. Chi vuole rimanere fedele al patto giurato dinanzi al Signore, deve custodire il suo cuore, custodendo i suoi occhi. Chi lascia aperta la finestra degli occhi, invita l’adulterio ad entrare nel suo cuore e a divorare il suo corpo. Consumato il peccato, anche la mente riceve una struttura nuova: la struttura dell’odio verso la propria carne. È la fine del matrimonio.

Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che ogni cristiano chiuda la finestra dei suoi occhi.

Fonte@MonsDiBruno

Nota: Questo commento al Vangelo è gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuità.

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