MARTEDÌ 12 APRILE – SETTIMANA SANTA [C]
Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. Gli disse dunque Gesù: «Quello che vuoi fare, fallo presto».
Nel Vangelo secondo Giovanni, Gesù ha già detto che Giuda è un diavolo: “Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio». Gesù riprese: «Non sono forse io che ho scelto voi, i Dodici? Eppure uno di voi è un diavolo!». Parlava di Giuda, figlio di Simone Iscariota: costui infatti stava per tradirlo, ed era uno dei Dodici” (Gv 6,66-71). Dopo questa parola chiara e nitida che rivela chi è Giuda: un diavolo – mai nella Scrittura un’altra persona viene chiamata diavolo. Giovanni chiama tutti coloro che fanno il male: figli del diavolo – troviamo Giuda nella casa di Lazzaro, smascherato dallo Spirito Santo come ladro: “Allora Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: «Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?». Disse questo non perché gli importasse dei poveri, ma perché era un ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro” (Gv 12,4-6).
Nel Cenacolo Gesù rivela il suo tradimento, non a tutti i suoi discepoli, ma a Giovanni e questi lo dice a Pietro. Poi ancora una volta Giuda viene ricordato da Gesù nella sua preghiera e chiamato figlio della perdizione: “Quand’ero con loro, io li custodivo nel tuo nome, quello che mi hai dato, e li ho conservati, e nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si compisse la Scrittura. Ma ora io vengo a te e dico questo mentre sono nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo” (Gv 17,12-14).
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Ora chiediamo: come è possibile che il Signore, nello Spirito Santo, scelga come Apostolo una persona che poi lo tradisce? La risposta è nel cuore del Padre. Questi elargisce ogni bene ai suoi figli. Anche il Figlio suo dona come vittima di espiazione per i peccati del mondo. A Giuda il Padre vuole, per purissimo amore, concedergli l’onore più grande che esiste sulla terra: divenire continuatore nella storia della missione di salvezza da Lui affidata al suo Figlio Unigenito e che il Figlio poi consegnerà ai suoi Apostoli. Ogni dono che il Padre dona prima di tutto va accolto nella fede e poi secondo le regole della fede va fatto crescere perché produca veri frutti di vita eterna.
Poiché la fede è vero atto umano che non si pone nella Parola una volta per sempre, ma va posto ogni istante, essendo sempre l’uomo sottoposto a tentazione, sempre c’è il pericolo che cada in tentazione e si abbandoni ai pensieri del suo cuore, che poi sono pensieri instillati in questo cuore dal principe del mondo. Satana non era diavolo quando Gesù lo ha chiamato. Diavolo è divenuto dopo la sua chiamata per aver perso la fede in Cristo Signore. Perdendo la fede e permettendo a Satana di trasformarlo in diavolo, quale è l’opera delle opere del diavolo? Quella di distruggere Cristo. In più nel Cenacolo, Giuda che già è un diavolo, dal diavolo viene posseduto in modo pieno, tanto pieno da condurlo dopo il suo atto di tradimento ad appendere la sua testa ad un albero, morendo la morte degli empi.
LEGGIAMO IL TESTO DI Gv 13,21-33.36-38
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Giuda è per ogni discepolo di Gesù un severo monito. Ognuno deve pensare che nel momento in cui perde la fede nella Parola di Cristo Gesù, all’istante la parola di Satana ne prendo il posto e a poco a poco, passo dopo passo lo conduce sui suoi sentieri che sono sentieri di odio contro Cristo Gesù. Se oggi l’odio per Cristo viene mascherato da amore per l’uomo, è questo il segno che si è passati dal cuore di Cristo nel cuore di Satana. Chi è nel cuore di Satana, mai potrà lavorare per difendere Cristo. Lavorerà per distruggere il Vangelo e con il Vangelo Cristo Signore. La Madre di Gesù ci liberi da un così orrendo peccato.