Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 11 Giugno 2022

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SABATO 11 GIUGNO – DECIMA SETTIMANA T. O . [C]

SAN BARNABA APOSTOLO

Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.

Urge che sulla missione degli Apostoli noi mettiamo in chiara luce due verità: alla prima missione che è data prima del compimento del mistero pasquale di Gesù Signore e che è vissuta solo in favore e a beneficio dei figli di Abramo, sempre si deve aggiungere la seconda missione che è stata data dopo la gloriosa risurrezione di Gesù e che riguarda il mondo intero. Questa la prima verità. La seconda verità è questa: ai comandi di Gesù nessuno potrà mai aggiungere una sola parola e mai ne potrà togliere una, fosse anche la più piccola e per noi insignificante prescrizione. Al comando si deve solo obbedire. Ecco i molteplici comandi che sono legati in modo indissolubile alla missione. La missione infatti è obbedienza a questi comandi, norme, ordini divini:

Gli undici discepoli, intanto, andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato. Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo» (Mt 28,16-20). Alla fine apparve anche agli Undici, mentre erano a tavola, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risorto. E disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno». Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.  Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano (Mc 16,14-20).

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Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto» (Lc 24,44-49). La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!».  Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati» (Gv 20.19-23). Ora se a questi comandi si deve obbedienza perenne, perché oggi si predica da più parti che essi sono tutti abrogati? L’abrogazione però non è proclamata in modo diretto, ma indiretto. Un solo esempio basta: “Se io dico che la conversione a Cristo non è più necessaria per essere salvati, perché la salvezza è per tutti”, altro non dico se non che predicare o non predicare Cristo non ha alcun significato in ordine alla salvezza. Basta solo questo pensiero e ogni comando svanisce. Per ogni comando che svanisce è Cristo Gesù che svanisce. È anche la Chiesa una, santa, cattolica, apostolica che svanisce. Se svanisce Cristo Gesù e la Chiesa tutto svanisce. È il deserto spirituale.

LEGGIAMO IL TESTO DI Mt 10,7-13

I comandi sono consegnati ad ogni Apostolo del Signore. Se uno cade dalla fede, l’altro deve centuplicare lo zelo per supplire, per quanto possibile, alla caduta dell’altro. Se uno solo cade, lo zelo degli altri potrà supplire. Se però cadono in molti, lo zelo dell’uno potrà fare ben poco.

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Poiché oggi vi è una tendenza generale, quasi universale, nel disattendere i comandi del Signore, tendenza generale fondata su una nuova religione, allora anche se lo zelo di uno potrà arginare questa deriva, non potrà evitare la catastrofe della perdita di fede di molti in Cristo Gesù e anche della non più conversione a Cristo, predicato come non più necessario ai fini della salvezza. L’edificazione della vera umanità è in questi comandi del Signore. Si disattendono questi comandi e l’umanità si inabissa in una idolatria e immoralità dalle quali non vi è più ritorno. Madre Santa, aiutaci.

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