Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 11 Febbraio 2021

Lascia prima che si sazino i figli

GIOVEDÌ 11 FEBBRAIO (Mc 7,24-30)

Sempre il Signore si è lasciato vincere da una fede sapiente, intelligente, che obbliga il Signore a non poter agire se non dalla sapienza e dall’intelligenza che la fede dei suoi amici gli hanno mostrato. Un esempio basterà a convincerci di quanto siano necessarie sapienza e intelligenza quando si deve impetrare una grazia dal Signore. Prima ascoltiamo e poi rifletteremo: “Quegli uomini partirono di là e andarono verso Sòdoma, mentre Abramo stava ancora alla presenza del Signore. Abramo gli si avvicinò e gli disse: «Davvero sterminerai il giusto con l’empio? Forse vi sono cinquanta giusti nella città: davvero li vuoi sopprimere? E non perdonerai a quel luogo per riguardo ai cinquanta giusti che vi si trovano? Lontano da te il far morire il giusto con l’empio, così che il giusto sia trattato come l’empio; lontano da te! Forse il giudice di tutta la terra non praticherà la giustizia?». Rispose il Signore: «Se a Sòdoma troverò cinquanta giusti nell’ambito della città, per riguardo a loro perdonerò a tutto quel luogo». Abramo riprese e disse: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere: forse ai cinquanta giusti ne mancheranno cinque; per questi cinque distruggerai tutta la città?». Rispose: «Non la distruggerò, se ve ne troverò quarantacinque». Abramo riprese ancora a parlargli e disse: «Forse là se ne troveranno quaranta». Rispose: «Non lo farò, per riguardo a quei quaranta». Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora: forse là se ne troveranno trenta». Rispose: «Non lo farò, se ve ne troverò trenta». Riprese: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore! Forse là se ne troveranno venti». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei venti». Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora una volta sola: forse là se ne troveranno dieci». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei dieci»” (Gen 18,22-32). Qual è l’intelligenza di Abramo e quale la sua sapienza? Fare leva sulla verità del suo Dio, che è il Giudice di tutta la terra. A cosa è chiamato un giudice? A condannare il reo e ad assolvere l’innocente. Se Dio distrugge Sodoma facendo perire giusti e peccatori, chi crederà più che il Signore è vero Giudice, Giudice che giudica con purissima verità ogni uomo. I malvagi vanno puniti. I giusti liberati. Abramo chiede di più. Chiede che per i giusti vengano risparmiati i peccatori. Dio accoglie la preghiera saggia e intelligente di Abramo. Lui si rivela vero Giudice.

In quel tempo, Gesù andò nella regione di Tiro. Entrato in una casa, non voleva che alcuno lo sapesse, ma non poté restare nascosto. Una donna, la cui figlioletta era posseduta da uno spirito impuro, appena seppe di lui, andò e si gettò ai suoi piedi. Questa donna era di lingua greca e di origine siro-fenicia. Ella lo supplicava di scacciare il demonio da sua figlia. Ed egli le rispondeva: «Lascia prima che si sazino i figli, perché non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». Ma lei gli replicò: «Signore, anche i cagnolini sotto la tavola mangiano le briciole dei figli». Allora le disse: «Per questa tua parola, va’: il demonio è uscito da tua figlia». Tornata a casa sua, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n’era andato.

Gesù dice alla donna che lei non ha alcun diritto perché lei non è figlia. Il pane è dei figli. Non è dei cagnolini. La donna accoglie questa Parola di Gesù. È vero. Gesù non sta dicendo falsità. Non si sta creando una sua particolare legge perché non faccia il miracolo chiesto. Dimentica però una cosa: presso gli uomini è legge che i cagnolini si nutrano delle briciole che cadono dalla mensa dei loro padroni. Anzi spesso il padrone fa cadere lui delle briciole perché i cagnolini possano nutrirsi. Questa è la legge presso gli uomini. Ora Dio mai potrà essere meno giusto degli uomini e di conseguenza neanche Cristo Gesù, che parla e agisce in nome del Padre suo. Anche lui non solo deve lasciare che le briciole siano dei cagnolini, lui stesso può, per compassione e amore, far cadere volutamente dalla tavola qualche briciola. Dinanzi a tanta sapienza e intelligenza, Cristo Gesù si arrende. Non può non concedere il miracolo. Se non lo concedesse sarebbe ingiusto. Ma noi sappiamo che il Signore è divina, eterna, somma giustizia. Il miracolo è subito accordato per la fede della donna, fede saggia, intelligente, vera. Questa fede il Signore chiede a tutti i suoi adoratori.

Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci di fede vera, pura, intelligente, sapiente.

Fonte@MonsDiBruno

Nota: Questo commento al Vangelo è gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuità.

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