Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 10 Novembre 2022

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GIOVEDÌ 10 NOVEMBRE – TRENTADUESIMA SETTIMANA T. O . [C]

Perché come la folgore, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno. Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga rifiutato da questa generazione.

Il regno di Dio è vita del mistero di Dio, in Cristo Gesù, per opera del suo Santo Spirito. Quando un uomo vive in Cristo Gesù, sotto perenne mozione e conduzione dello Spirito Santo, tutta la verità del Padre dalla quale è la sua verità, allora lui è vero regno di Dio. Il regno di Dio non si vede.  Del regno di Dio si vedono però i frutti. Ma anche il regno di Satana non si vede, si vedono però i frutti. Noi vediamo due uomini: chi è regno di Dio e chi è regno di Satana? Noi non lo sappiamo.

Se però osserviamo i frutti all’istante conosceremo chi è regno di Dio e chi è regno di Satana. Regno di Dio e regno di Satana vivono in mezzo a noi. Questa verità è così rivelata dall’Apostolo Paolo nella Lettera ai Galati: “Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà. Che questa libertà non divenga però un pretesto per la carne; mediante l’amore siate invece a servizio gli uni degli altri. Tutta la Legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: Amerai il tuo prossimo come te stesso. Ma se vi mordete e vi divorate a vicenda, badate almeno di non distruggervi del tutto gli uni gli altri! Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne.

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La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste. Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge. Del resto sono ben note le opere della carne: fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere. Riguardo a queste cose vi preavviso, come già ho detto: chi le compie non erediterà il regno di Dio. Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; contro queste cose non c’è Legge.

Quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri. Perciò se viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito. Non cerchiamo la vanagloria, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri (Gal 5,13-26). Dalle opere, dai pensieri, dai desideri, dalle leggi che l’uomo oggi scrive, dobbiamo affermare che il regno di Satana si sta imponendo nella nostra storia con rapidità travolgente. In pochi anni è riuscito a scardinare dal cuore ogni verità rivelata e a cancellare ogni mistero. Oggi sta cancellando con ostentata spavalderia ogni mistero che riguarda la stessa natura, sia natura dell’uomo che ogni altra natura. Dio, il vero Dio, il Signore e il Creatore dell’uomo, neanche più deve essere pensato come esistente.

Ormai Dio dell’uomo è l’uomo e ognuno è Dio di se stesso. Triste realtà, ma è questa oggi la nostra storia: una storia dalla quale il suo Signore, il suo Creatore, il suo Redentore deve essere bandito per sempre. Se non è questo il regno di Satana, quale altra storia potrebbe essere dichiarata regno di Satana? Oggi Satana celebra ogni giorno il suo “Pride”, con tutto un esercito di cristiani che gli fanno corona, allo stesso modo che i popoli vinti venivano trascinati in catene e fatti pubblico spettato nel “Pride” dei grandi condottieri dei tempi antichi, il giorno in cui veniva celebrata la loro gloria. Molti cristiani ormai sono incatenati al suo carro e questa schiavitù la chiamano progresso, grande civiltà, universale liberazione. Ci si è emancipati da Dio e ci si è incatenati al carro trionfale di Satana.

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LEGGIAMO IL TESTO DI Lc 17,20-25

Ecco il grande insegnamento che Gesù dona ai suoi discepoli. Non solo nessuno sa quando verrà il Figlio dell’uomo nella sua gloria. Neanche nessuno potrà dire a un altro: “Ecco là”, oppure: “Ecco qui”. Quando il Signore verrà nella sua gloria, sarà in tutto simile alla folgore che brilla da un capo all’altro del cielo. Tutti la vedranno nello stesso istante. Sono pertanto tutti falsi profeti coloro che annunciano la venuta del Figlio dell’uomo in questo o in quell’altro giorno.

Il giorno e l’ora della venuta del Figlio dell’uomo nella sua gloria non sono oggetto di rivelazione. Se qualcuno dovesse dire che a lui il giorno e l’ora sono stati rivelati, tutti devono sapere che la sua scienza è falsa e le sue parole falsa profezia. Noi sappiamo che nella Chiesa dei Tessalonicesi molti disordini erano sorti perché alcuni annunciavano come imminente la venuta del Figlio dell’uomo nella sua gloria. L’apostolo Paolo scrive e porta pace nei cuori: “Riguardo poi ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva; infatti sapete bene che il giorno del Signore verrà come un ladro di notte.

E quando la gente dirà: «C’è pace e sicurezza!», allora d’improvviso la rovina li colpirà, come le doglie una donna incinta; e non potranno sfuggire. Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, cosicché quel giorno possa sorprendervi come un ladro. Infatti siete tutti figli della luce e figli del giorno; noi non apparteniamo alla notte, né alle tenebre. Non dormiamo dunque come gli altri, ma vigiliamo e siamo sobri (1Ts 5,1-6). Madre Santa, aiutaci a conservare pura la Parola di Gesù nei nostri cuori.

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