Il commento alle letture del 10 agosto 2020 a cura di Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dellโArcidiocesi di CatanzaroโSquillace (CZ).
Se uno serve me, il Padre lo onorerร
LUNEDร 10 AGOSTO (Gv 12,24-26)
Gesรน si serve in un solo modo: facendo la sua volontร fino alla morte e morte anche di croce. La retta fede sempre contiene il martirio, il dono della vita fino al sangue. Questa regola della fede non appartiene solo al Nuovo Testamento, รจ anche dellโAntico. Vi รจ perรฒ una sostanziale differenza tra lโAntica e la Nuova Alleanza. Questa differenza la troviamo ben chiara nella Lettera agli Ebrei. Prima di Gesรน: โE che dirรฒ ancora? Mi mancherebbe il tempo se volessi narrare di Gedeone, di Barak, di Sansone, di Iefte, di Davide, di Samuele e dei profeti; per fede, essi conquistarono regni, esercitarono la giustizia, ottennero ciรฒ che era stato promesso, chiusero le fauci dei leoni, spensero la violenza del fuoco, sfuggirono alla lama della spada, trassero vigore dalla loro debolezza, divennero forti in guerra, respinsero invasioni di stranieri. Alcune donne riebbero, per risurrezione, i loro morti. Altri, poi, furono torturati, non accettando la liberazione loro offerta, per ottenere una migliore risurrezione. Altri, infine, subirono insulti e flagelli, catene e prigionia. Furono lapidati, torturati, tagliati in due, furono uccisi di spada, andarono in giro coperti di pelli di pecora e di capra, bisognosi, tribolati, maltrattati โ di loro il mondo non era degno! โ, vaganti per i deserti, sui monti, tra le caverne e le spelonche della terra. Tutti costoro, pur essendo stati approvati a causa della loro fede, non ottennero ciรฒ che era stato loro promesso: Dio infatti per noi aveva predisposto qualcosa di meglio, affinchรฉ essi non ottenessero la perfezione senza di noiโ (Eb 11,32.-40). Alla fede si consegna la vita per intero. Nulla si tiene per sรฉ.
Prima Dio era nellโAlto dei cieli, nel sommo della sua trascendenza. Ora Dio รจ sulla croce. Il Figlio di Dio ha dato tutto se stesso alla fede. Si รจ consegnato alla croce: โAnche noi dunque, circondati da tale moltitudine di testimoni, avendo deposto tutto ciรฒ che รจ di peso e il peccato che ci assedia, corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesรน, colui che dร origine alla fede e la porta a compimento. Egli, di fronte alla gioia che gli era posta dinanzi, si sottopose alla croce, disprezzando il disonore, e siede alla destra del trono di Dio. Pensate attentamente a colui che ha sopportato contro di sรฉ una cosรฌ grande ostilitร dei peccatori, perchรฉ non vi stanchiate perdendovi dโanimo. Non avete ancora resistito fino al sangue nella lotta contro il peccatoโ (Eb 12,1-4). Se il Figlio di Dio si sottopose alla croce, disprezzando il disonore, al fine di ricevere una gloria immortale nei cieli eterni, anche ogni suo discepolo dovrร sottoporsi al martirio, cioรจ al dono di tutta la vita al suo Dio e Padre. La fede non รจ fare qualcosa per obbedienza. ร donare tutto di sรฉ al Padre prima per attestare che solo Lui รจ il Dio e il Signore della nostra vita e poi perchรฉ sia Lui fare della nostra vita un sacrificio secondo la sua volontร per la salvezza del mondo. Se la nostra vita non genera salvezza nel mondo, non porta altre persone nel corpo di Cristo, essa รจ in tutto un albero secco che non produce alcun frutto. Ma se non produce alcun frutto per gli altri, รจ segno che neanche per noi stessi produciamo frutti. Siamo cristiani senza alcuna vita, nรฉ per noi nรฉ per il mondo. Non siamo di Dio.
In veritร , in veritร io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverร per la vita eterna. Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, lร sarร anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerร .
Si segue Gesรน sulla via dellโobbedienza al Padre, secondo mozione, conduzione, veritร che vengono dallo Spirito Santo. Non si segue Gesรน dalla nostra volontร , ma dalla volontร del Padre, ma non perรฒ dalla nostra intelligenza e sapienza, ma dalla sapienza, conoscenza, scienza, intelletto, fortezza che vengono dallo Spirito del Signore. Oggi il male cristiano รจ solo uno: si vuole seguire Gesรน dalla propria volontร e dal proprio cuore, senza alcuna obbedienza al Vangelo e privi di ogni assistenza dello Spirito Santo. ร una sequela vana, inutile. ร anche dannosa, perchรฉ facciamo comprendere agli altri che la sequela di Gesรน non comporta nessun obbligo di obbedienza, nessuna relazione con il Padre, nessun ascolto dello Spirito Santo.
- Pubblicitร -
Madre di Dio, Angeli, Santi, fateci discepoli di Gesรน dal Vangelo e dallo Spirito di Dio.
Nota: Questo commento al Vangelo รจ gratuito pertanto lโautore non autorizza un fine diverso dalla gratuitร .