DOMENICA 01 GENNAIO 2023
MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO
Andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
A nulla serve che il Signore faccia, come vero uomo, nascere morire, risorgere, ascendere al Cielo il suo Figlio Unigenito Eterno, se poi questo mistero di vita eterna per noi rimane velato. Il primo che rivela il mistero contenuto nella nascita del Figlio suo è Dio stesso. Lui lo rivela ai Pastori. I Pastori lo rivelano alla gente che è presente nel luogo dove Cristo Gesù è nato. Quanti ascoltano la rivelazione dei Pastori diventano a loro volta rivelazione per ogni altro uomo che vive in Betlemme e non solo. Gesù rivela tutto il suo mistero ai suoi Apostoli: mistero compiuto in ogni sua parte.
Gli Apostoli da Lui sono mandati nel mondo non solo per rivelare il mistero, ma anche per operare, attraverso l’opera dei sacramenti, la trasformazione di ogni uomo, per la sua fede in Cristo, in mistero di Cristo Gesù. Con la Parola il mistero si annuncia. Con i sacramenti esso di crea. Insegnando a vivere tutta la Parola di Cristo, il mistero si porta a compimento nella nostra vita. Ascoltiamo cosa dice Gesù sul suo mistero e anche cosa insegna l’Apostolo Paolo: “Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo» (Mt 28,18-20).
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“Perché se con la tua bocca proclamerai: «Gesù è il Signore!», e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia, e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza. Dice infatti la Scrittura: Chiunque crede in lui non sarà deluso. Poiché non c’è distinzione fra Giudeo e Greco, dato che lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. Infatti: Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato. Ora, come invocheranno colui nel quale non hanno creduto? Come crederanno in colui del quale non hanno sentito parlare? Come ne sentiranno parlare senza qualcuno che lo annunci?
E come lo annunceranno, se non sono stati inviati? Come sta scritto: Quanto sono belli i piedi di coloro che recano un lieto annuncio di bene! Ma non tutti hanno obbedito al Vangelo. Lo dice Isaia: Signore, chi ha creduto dopo averci ascoltato? Dunque, la fede viene dall’ascolto e l’ascolto riguarda la parola di Cristo (Rm 10,9-17). Ecco a questa rivelazione cosa aggiunge l’Apostolo Pietro: “Il giorno dopo si riunirono in Gerusalemme i loro capi, gli anziani e gli scribi, il sommo sacerdote
Anna, Caifa, Giovanni, Alessandro e quanti appartenevano a famiglie di sommi sacerdoti. Li fecero comparire davanti a loro e si misero a interrogarli: «Con quale potere o in quale nome voi avete fatto questo?». Allora Pietro, colmato di Spirito Santo, disse loro: «Capi del popolo e anziani, visto che oggi veniamo interrogati sul beneficio recato a un uomo infermo, e cioè per mezzo di chi egli sia stato salvato, sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d’Israele: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi avete crocifisso e che Dio ha risuscitato dai morti, costui vi sta innanzi risanato. Questo Gesù è la pietra, che è stata scartata da voi, costruttori, e che è diventata la pietra d’angolo. In nessun altro c’è salvezza; non vi è infatti, sotto il cielo, altro nome dato agli uomini, nel quale è stabilito che noi siamo salvati» (At 4,5-12). Il Padre ha stabilito che solo in Cristo Gesù dalla natura di morte si ritorni nella natura di vita. Altra via non è stata data. Indicare altre vie, è ingannare il mondo intero e condannarlo ad una morte eterna, dalla quale mai si potrà venire fuori.
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LEGGIAMO IL TESTO DI Lc 2,16-21
Ecco oggi il grande, universale tradimento e rinnegamento che nella Chiesa si sta consumando ai danni della verità di Cristo Gesù e di conseguenza ai danni della verità dell’uomo. Per piacere agli uomini si tra distruggendo tutta la verità di Cristo, verità divina, eterna, increata, verità di generazione eterna, verità di incarnazione, verità di morte redentrice, verità di risurrezione salvatrice.
Distrutta la verità di Cristo che è il nostro vero Vangelo, si sta annunciando un falso Vangelo di immanenza, che lascia l’uomo nella morte. Se il nostro Dio, sapienza eterna, avesse visto che altre vie avrebbero potuto salvare l’uomo, di certo le avrebbe manifestate. L’unica via possibile è Cristo e si vive in Cristo. Chi non annuncia Cristo, condanna l’uomo alla morte nel tempo e nell’eternità. La Madre di Dio ci liberi da un così orrendo peccato contro l’umanità.