Il commento alle letture del 1 gennaio 2020 a cura di Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dell’Arcidiocesi di Catanzaro–Squillace (CZ).
Gli otto giorni prescritti per la circoncisione
MERCOLEDÌ 1 GENNAIO (Lc 2,16-21)
Con la circoncisione Gesù diviene vero figlio di Abramo, vera sua discendenza. Poiché vera discendenza, in Lui saranno benedette tutte le tribù della terra, tutti i popoli, tutti le nazioni. Il rito della circoncisione ha origini lontanissime. Nella Scrittura Santa essa è fatta risalire ad un preciso ordine del Signore: “Quando Abram ebbe novantanove anni, il Signore gli apparve e gli disse: «Io sono Dio l’Onnipotente: cammina davanti a me e sii integro. Porrò la mia alleanza tra me e te e ti renderò molto, molto numeroso». Subito Abram si prostrò con il viso a terra e Dio parlò con lui: «Quanto a me, ecco, la mia alleanza è con te: diventerai padre di una moltitudine di nazioni. Non ti chiamerai più Abram, ma ti chiamerai Abramo, perché padre di una moltitudine di nazioni ti renderò. E ti renderò molto, molto fecondo; ti farò diventare nazioni e da te usciranno dei re. Stabilirò la mia alleanza con te e con la tua discendenza dopo di te, di generazione in generazione, come alleanza perenne, per essere il Dio tuo e della tua discendenza dopo di te. La terra dove sei forestiero, tutta la terra di Canaan, la darò in possesso per sempre a te e alla tua discendenza dopo di te; sarò il loro Dio».
Il segno nella carne attesta che si è in questa promessa di Dio ad Abramo: “Disse Dio ad Abramo: «Da parte tua devi osservare la mia alleanza, tu e la tua discendenza dopo di te, di generazione in generazione. Questa è la mia alleanza che dovete osservare, alleanza tra me e voi e la tua discendenza dopo di te: sia circonciso tra voi ogni maschio. Vi lascerete circoncidere la carne del vostro prepuzio e ciò sarà il segno dell’alleanza tra me e voi. Quando avrà otto giorni, sarà circonciso tra voi ogni maschio di generazione in generazione, sia quello nato in casa sia quello comprato con denaro da qualunque straniero che non sia della tua stirpe. Deve essere circonciso chi è nato in casa e chi viene comprato con denaro; così la mia alleanza sussisterà nella vostra carne come alleanza perenne. Il maschio non circonciso, di cui cioè non sarà stata circoncisa la carne del prepuzio, sia eliminato dal suo popolo: ha violato la mia alleanza»” (Gen 17,1-14). La circoncisione non è un rito senza significato. Essa è segno di appartenenza, discendenza, figliolanza. Essa fa divenire uomini secondo la fede, uomini che sono secondo la carne. Anche Gesù, pur essendo Figlio di Dio, il Padre in Lui non può benedire tutte le genti, tutti i popoli, se Lui prima non diviene figlio di Abramo secondo la promessa, la fede, il comando del Signore.
In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro. Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.
Nella nostra santissima fede, ogni rito, anche se appartiene all’Antico Testamento, è carico di misteri altissimi, divini, eterni. Prima e dopo la celebrazione del rito, la persona non è più la stessa. Prima Gesù era solo Figlio di Dio e Figlio di Maria. Non era Figlio di Abramo, mai avrebbe potuto essere Figlio di Davide e mai la discendenza nella quale il Signore avrebbe domani benedetto tutte le genti. Maria e Giuseppe adempiono la Legge, sottopongono Gesù al rito della circoncisione, Gesù è ora vero Figlio di Abramo, vero Figlio di Davide, vera Discendenza di Abramo. Tutto si compie con la circoncisione. Se tutti quei cristiani, tra i quali molti ministri della Parola, smettessero di affermare, sostenere, gridare che il battesimo a nulla serve e iniziassero a diffondere la verità dell’altissimo mistero che è contenuto in esso, farebbero un grande servizio di redenzione e di salvezza all’intera umanità. Invece per la stoltezza e l’insipienza di falsità e di menzogna che governa mente e cuore, privano l’uomo della grazia che redime, giustifica, salva, fa dell’uomo una creatura nuova, colmandola di grazia e di Spirito Santo. La falsità uccide ogni vera speranza.
Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che la bocca del cristiano sia fonte di verità e luce.