Entriamo nella celebrazione della Pasqua con la domenica di Passione, che ordinariamente chiamiamo anche “delle Palme”. Come ci dice Mons. Angelo Spinillo nel commento al Vangelo di domenica prossima, 4 aprile 2023, l’ulivo è stato sempre “il segno di quella pace che Cristo Signore viene a portare nel suo essere presente in mezzo a noi, con quell’amore che trasforma ogni nostra fatica in una passione e, quindi, in un’offerta di bene”.
Nel Vangelo di Matteo, che ci permette di leggere tutto il racconto della passione, si oppongono due modi di vivere: “a quell’umanità, che lo accusa e condanna ingiustamente, Gesù continua ad offrire la sua disponibilità al dialogo e alla fraternità, con libertà e in obbedienza all’amore di Dio Padre”.
Questa, aggiunge il vescovo di Aversa, è la passione: lo scontro tremendo tra l’infinita grandezza di Dio e la misera limitatezza dell’umanità, che cade sempre nella tentazione del dominio. Ma proprio in questo scontro, che produce terribili ingiustizie come la condanna del Cristo, “rifulge la pienezza della bellezza del dono di Dio: l’infinita grandezza dell’amore che, come luce, ci annuncia alla resurrezione l’eternità del bene”.
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