L’evolversi del calendario fa sì che quest’anno la terza domenica di Avvento cada quasi a ridosso del Natale. “È il tempo sicuramente degli auguri, anche se – osserva Mons. Angelo Spinillo – risulta difficile pensare a qualcosa che possa richiamare il senso della festa. Troppo forti sono le scene di guerra, di distruzione e di vita calpestata che in questi ultimi tempi abbiamo avuto davanti ai nostri occhi”.
Ma, alla fine, è giusto preparare l’albero e il presepe, “con il desiderio che possano essere un segno di vita nuova”, perché “dove ha abbondato il peccato sovrabbonda la grazia”.
E la parola di Dio che spezziamo domenica 17 dicembre 2023 ci mette davanti l’immagine del Profeta, “colui che parla al mondo lasciandosi guidare dallo spirito di Dio, da nessun altro interesse o egoismo, e che può portare nel mondo la forza del Messia. Siamo tutti profeti, siamolo veramente – è l’invito del vescovo di Aversa – perché, in tutto ciò che viviamo, vogliamo lasciarci guidare dalla luce del Messia che viene”.
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