Meditazione di Mons. Angelo Spina, Arcivescovo di Ancona-Osimo
Trascrizione automatica (non rivista) generata da Youtube e “corretta” tramite IA.
Nel Vangelo di oggi, preso da Luca, al capitolo 10, dal versetto 1 e seguenti, leggiamo:
“Dopo questi fatti, il Signore designรฒ altri 72 e li inviรฒ a due a due davanti a sรฉ, in ogni cittร e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: ‘La messe รจ abbondante, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il Signore della messe, perchรฉ mandi operai nella sua messe.'”
Colpisce subito, in questo Vangelo, la libera iniziativa di Gesรน, che chiama, dopo gli apostoli, altri 72 discepoli e li invia. ร Lui che chiama e invia, non fa nessun esame, perchรฉ quando Lui chiama e manda, fa tutti i doni necessari a vivere la chiamata.
Tutti noi, con il battesimo, abbiamo ricevuto la chiamata ad essere discepoli missionari. Questa iniziativa รจ dovuta alla gratuitร di Dio Padre, che innesta la nostra vita in quella di Cristo:
“Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui porta molto frutto.”
Non ci innestiamo da soli: siamo tralci scelti per far scorrere in noi la linfa vitale, la vita stessa di Gesรน. Nella Chiesa, tutti abbiamo ricevuto la vocazione a una vita di comunione con il Padre, attraverso il Figlio, grazie alla docilitร dello Spirito Santo.
Gesรน si fida e invia i discepoli a continuare nel mondo la sua missione fino alla fine dei tempi. ร un mandato difficile, non solo perchรฉ la messe รจ molta e gli operai sono pochi, ma perchรฉ gli inviati devono affrontare ogni insidia e difficoltร dovute a persecuzioni, affrontandole come agnelli in mezzo ai lupi. Non portano con sรฉ nessuna cosa, si fidano solo di Colui che li manda, a portare pace e a stare accanto a chi soffre.
A tutti auguro una serena e buona giornata, nella pace del Signore.