Meditazione di Mons. Angelo Spina, Arcivescovo di Ancona-Osimo
Trascrizione automatica (non rivista) generata da Youtube e “corretta” tramite IA.
Nel Vangelo di oggi, preso da Luca al capitolo 21, dal versetto quinto e seguenti, leggiamo:
“Mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, disse: Verranno giorni nei quali di quello che vedete non sarร lasciata pietra su pietra che non sarร distrutta.”
Il tempio di Gerusalemme era considerato una delle sette meraviglie del mondo. Ed ecco che, ad alcuni che ammiravano e magnificavano il tempio, Gesรน dร una predizione di sventura: il tempio sarร distrutto.
Dio non guarda alla bellezza dei marmi e alla preziositร dei doni, ma vuole un popolo dalla cui vita traspaia che Dio abita in mezzo ad esso. C’รจ chi si ferma rigorosamente alla forma, all’apparenza, si compiace e si autocompiace. ร rimasto solo un pezzo di muro.
“Non lasciatevi ingannare,” ci ripete Gesรน, su ciรฒ che succederร in futuro. Tutto non va verso la fine, ma verso il fine: il dissolversi del mondo vecchio รจ contemporaneamente la nascita del mondo nuovo.
Gesรน non risponde alla nostra curiositร circa il futuro, ma vuole toglierci le ansie e gli allarmismi sulla fine del mondo, che non servono a nulla e producono unicamente danno. Alla paura della fine del mondo e della morte, Gesรน offre un’alternativa: una vita che si lascia guidare dalla fiducia nel Padre, in un atteggiamento d’amore che ha giร vinto la morte.
Il Figlio di Dio, diventato uomo, ci ha giร rivelato il destino dell’uomo e del mondo. Il suo mistero di morte e risurrezione รจ la veritร del presente e del futuro.
A tutti auguro una serena e buona giornata nella pace del Signore.