Meditazione di Mons. Angelo Spina, Arcivescovo di Ancona-Osimo
Trascrizione automatica (non rivista) generata da Youtube e “corretta” tramite IA.
Nel Vangelo di oggi, preso da Marco al capitolo 2, dal versetto 23 e seguenti, leggiamo:
«E diceva loro: “Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato. Il Figlio dell’uomo, infatti, è signore anche del sabato”».
I discepoli di Gesù, passando per i campi di grano, si mettono a raccogliere le spighe, cosa proibita dalla legge giudaica di sabato. Infatti, non si può lavorare. Per questo i farisei fanno notare a Gesù che non è lecito quello che fanno i suoi discepoli.
Gesù risponde: «Il sabato è stato fatto per l’uomo».
I veri difensori della dottrina non sono quelli che difendono la lettera, ma lo spirito; non le idee, ma l’uomo.
Il sabato lo ha creato Dio, il quale, riposandosi il settimo giorno, ha configurato la settimana con un giorno di riposo. Quel riposo va a custodire l’uomo dalle fatiche degli altri giorni: è un giorno provvidenziale. Per gli ebrei è il sabato, per i musulmani il venerdì, per noi cristiani è la domenica.
È dunque un giorno della settimana che Dio ci ha donato per liberarci dalla tentazione dell’onnipotenza. Infatti, l’uomo che pretende di lavorare più di Dio manifesta una volontà latente di dominio sul tempo, sulle cose e sugli altri.
L’uomo che non sa godersi il riposo è certamente affetto da mania di controllo: diventa schiavo del suo lavoro, non si fida più della Provvidenza, non sa rilassarsi, non sa concedersi spazi di gratuità. Ed è proprio per custodire l’uomo da tutte queste terribili tentazioni che Dio ha fatto il sabato e lo ha imposto nel suo decalogo.
Il sabato ci salva dal nostro delirio di onnipotenza: è liberante. Eppure, paradosso dei paradossi, i farisei e i dottori della legge hanno fatto del sabato una gabbia per l’uomo, impedendogli di fare qualsiasi cosa. Invece di liberarlo, lo hanno di nuovo imprigionato.
Gesù non vuole diminuire l’importanza delle regole, delle formule, che sono necessarie, ma vuole esaltare la grandezza del vero Dio, che non ci tratta secondo i nostri meriti e nemmeno secondo le nostre opere, ma unicamente secondo la generosità, la generosità illimitata della sua grande misericordia.
A tutti auguro una serena e buona giornata nella pace del Signore.