Meditazione di Mons. Angelo Spina, Arcivescovo di Ancona-Osimo
Trascrizione automatica (non rivista) generata da Youtube e “corretta” tramite IA.
Nel Vangelo di oggi, preso da Matteo, al capitolo 18, dal versetto 1 e seguenti, leggiamo:
“In veritร io vi dico, se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciรฒ, chiunque si farร piccolo come questo bambino, costui รจ il piรน grande nel regno dei cieli.”
Alla domanda dei discepoli: “Chi รจ il piรน grande nel regno dei cieli?”, Gesรน non risponde direttamente, ma compie anzitutto un gesto simbolico. Chiama un bambino e lo mette al centro dell’attenzione di tutti.
Diventare come un bambino significa percepire che il Padre ci chiama sempre a crescere, a diventare ciรฒ che dobbiamo essere: dei piccoli, dei poveri, dei beati che aspettano tutto dalla sua grazia.
Questa umiltร attiva ha in Dio la sua origine e deve stare alla base della comunitร cristiana. Se Gesรน si identifica con il piccolo, chi vorrร ancora essere grande? Il piccolo รจ colui che non conta, รจ colui che serve.
Il primo posto nella comunitร cristiana รจ riservato a lui. L’autoritร deve mettere i piccoli al primo posto nella sua considerazione e nei suoi programmi. E tutti, se vogliamo stare nella comunitร cristiana, che รจ il regno di Dio, devono diventare piccoli, mettendosi in atteggiamento di servizio.
Ricordiamoci che non siamo soli, siamo di qualcuno, siamo amati. Al Signore noi interessiamo, fino al punto che ha dato la sua stessa vita per noi.
Ma la prova del cambiamento del nostro vivere sta nella capacitร di accoglienza. Non bisogna salire, ma tornare indietro, cioรจ convertirsi o discendere. Non sentirsi grandi, ma farsi piccoli. Piรน la creatura si svuota di sรฉ, piรน rende idonea se stessa ad essere riempita da Dio.
La base di misura dei cristiani non รจ la grandezza o la potenza, ma l’umiltร .
A tutti auguro una serena e buona giornata nella pace del Signore.