Meditazione di Mons. Angelo Spina, Arcivescovo di Ancona-Osimo
Trascrizione automatica (non rivista) generata da Youtube e “corretta” tramite IA.
Nel Vangelo di oggi, preso da Luca, al capitolo 11, dal versetto 47 e seguenti, leggiamo: “Guai a voi che costruite i sepolcri dei profeti e i vostri padri li hanno uccisi. Cosรฌ voi testimoniate e approvate le opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite”.
Le parole del Vangelo di oggi mettono in evidenza come la storia, con i fatti concreti e chiari, non abbia insegnato nulla. Per questo Gesรน rivolge ai dottori della legge due rimproveri.
Primo, essi costruiscono monumenti funebri ai profeti uccisi dai loro antenati, perchรฉ i profeti annunciavano la parola di Dio.
Secondo, si arrogano il diritto esclusivo di spiegare le Scritture e di interpretare la volontร di Dio. Questo li porta a non vedere in Gesรน il piรน grande dei profeti. La loro colpa รจ che non solo non riconoscono Gesรน, ma impediscono anche al popolo di riconoscerlo.
I dottori della legge preferiscono la loro sapienza umana alla sapienza di Dio, manifestata in Gesรน. Quando la fede passa per un alambicco โ ci ricorda Papa Francesco โ diventa un’ideologia. Nelle ideologie non c’รจ Gesรน, non c’รจ la sua tenerezza, il suo amore, la sua mitezza. Le ideologie sono rigide, sempre.
Se uno diventa discepolo dell’ideologia, non รจ piรน discepolo di Gesรน, perde la fede. Essere discepoli significa non ostacolare l’azione dello Spirito, che fa sempre nuove le cose e fa sempre cose nuove.
A tutti auguro una buona e serena giornata nella pace del Signore.