Meditazione di Mons. Angelo Spina, Arcivescovo di Ancona-Osimo
Trascrizione automatica (non rivista) generata da Youtube e “corretta” tramite IA.
Nel Vangelo di oggi, preso da Marco, al capitolo 10 dal versetto 17 e seguenti, leggiamo: “Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi.”
Un uomo, di cui non si fa il nome, va incontro a Gesรน, si avvicina, si mette in ginocchio in segno di rispetto e Gli pone la domanda su cosa deve fare per avere in ereditร la vita eterna. Gesรน gli indica la via dell’osservanza dei comandamenti.
Ma l’uomo risponde che li ha sempre osservati, ha sempre fatto bene il suo dovere, ma sente che gli manca qualcosa. Gesรน lo guarda negli occhi e vede che รจ un cercatore di vita eterna. Pone su di lui il suo sguardo di elezione e lo ama, gli fa dono del Suo amore gratuito.
A questo sguardo segue la chiamata di Gesรน: “Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi.”
L’uomo รจ molto ricco e si spaventa alle parole di Gesรน. Il suo cuore รจ radicato e avvinto nei beni che possiede. Nonostante la sua vita sia integra, non riesce a tagliare il vincolo con i beni che possiede. Preferisce rimanere intrappolato in se stesso, chiuso come in un guscio, intento a custodire e non perdere nulla di quanto ha.
La ricchezza รจ una zavorra che gli impedisce di andare oltre. ร significativo che l’evangelista nota che, alle parole di Gesรน, si volta e se ne va rattristato. Sarร per tutta la vita onesto, ma triste. Osserverร tutti i comandamenti, ma non avrร la gioia, perchรฉ ha scelto di avere e non di essere.
Ha posto la sua sicurezza nei beni e non nelle persone e nelle parole di Gesรน, che non propone la povertร , ma la comunione, dicendo: “Vendi quello che hai e dallo ai poveri.” Gesรน lo invita ad aprire il cuore a chi non ha. I beni hanno un senso se vengono donati, condivisi con chi non ha.
Siamo chiamati a dominare le cose e a non lasciarci dominare da esse, usarle come strumenti e non trasformarle in idoli che ci dominano e ci rendono schiavi. Dice Gesรน: “Quanto รจ difficile” โ e lo ripete due volte โ “che un ricco entri nel regno di Dio.”
I discepoli, di fronte a queste affermazioni, restano stupefatti ed esclamano: “E chi puรฒ essere salvato?” Come a dire: “E noi? Siamo troppo attaccati alle cose della terra, ai beni, ed รจ un male comune. Allora chi puรฒ essere salvato?”
Segue una delle parole piรน belle di Gesรน: “Impossibile agli uomini, ma non a Dio, perchรฉ tutto รจ possibile a Dio.” Gesรน fa capire che a Dio tutto รจ possibile, anche far passare un cammello per la cruna di un ago, cosa impossibile all’uomo.
La salvezza viene da Dio, ma l’uomo la deve preparare, rendersi libero dalle cose. L’apostolo Pietro pone a Gesรน una domanda: “E noi che abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito, che cosa ne avremo in cambio?”
Pronta, anzi prontissima, la risposta di Gesรน: “Avrร in cambio una vita moltiplicata. Lasci tutto, ma avrai tutto. Chi segue Gesรน avrร benedizione, avrร tutto perchรฉ avrร Lui, che รจ il Signore della vita, ricchezza e tesoro che mai si consuma.”
A tutti auguro una buona e serena giornata, nella pace del Signore.