mons. Angelo Sceppacerca โ€“ Commento al Vangelo di domenica 16 Giugno 2019

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Lโ€™evangelista Giovanni ha raccontato la storia reale di Gesรน, ma interpretata alla luce della pasqua con lโ€™assistenza dello Spirito Santo promesso da Gesรน, in modo da raggiungere una comprensione e una veritร  piรน profonda e completa. โ€œIl Paraclito, lo Spirito Santo che il Padre manderร  nel mio nome, lui vi insegnerร  ogni cosa e vi ricorderร  tutto ciรฒ che vi ho dettoโ€ (Gv 14, 26); โ€œQuando verrร  lui, lo Spirito della veritร , vi guiderร  a tutta la veritร , perchรฉ non parlerร  da se stesso, ma dirร  tutto ciรฒ che avrร  uditoโ€ (Gv 16, 13). Ciรฒ garantisce che il ritratto di Gesรน รจ fedele, per quanto riguarda la sua personalitร  globale e il senso della sua missione.

Tutto il tempo che abbiamo ancora รจ per ascoltare, dallo Spirito, le molte cose che Gesรน ha da dirci; occorre tutto il tempo perchรฉ sono cose che non siamo capaci di โ€œportareโ€ (il verbo della passione di morte e resurrezione nella quale dobbiamo entrare). รˆ un giogo, sรฌ, ma โ€œdolce e soaveโ€ perchรฉ il peso non lo portiamo noi, ma lo Spirito Santo, il protagonista di questo Vangelo nella festa della Trinitร , il soccorso di Dio alla nostra debolezza.

Fu lo Spirito del Risorto a soccorrere la fragilitร  dei discepoli e a renderli invincibili missionari del vangelo. Come poterono, quei primi discepoli, provenienti dal Giudaismo, superare il doppio scandalo di un Messia crocifisso e di un Messia Signore, uguale a Dio? Come hanno potuto sostituire il sabato, che li identificava come Ebrei, con la domenica, il giorno del Signore? Da dove hanno attinto tanta forza e tanta gioia? Lโ€™unica spiegazione adeguata รจ quella data da loro stessi: Gesรน ha lasciato il sepolcro; si รจ fatto vedere vivo; ha comunicato lo Spirito Santo.

Evento di potenza inaudita. Forse riesce a trasmetterne unโ€™eco, indiretta e lontana, la parola poetica di Mario Luzi (1914-2005), che rievoca come unโ€™esplosione il suo primo impatto con il Cristo risorto, dipinto da Piero della Francesca a Sansepolcro.
โ€œโ€ฆ mi scoppiรฒ in viso il supremo accadimento.
Vinta la notte, schiantato ogni legame
di morte e dโ€™increscioso asservimento,
emerse, mi colpรฌ in pieno petto
lโ€™abbagliante aurora umanaโ€.

Mons. Angelo Sceppacerca

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Fonte โ€“ Diocesi Triveneto

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