La crisi puรฒ generare novitร
Cโรจ della follia nella pagina evangelica! Il proprietario di una grande azienda agricola loda un amministratore che licenzia per la cattiva gestione dei beni. Lo loda per la sua โprudenzaโ, per la sua โintelligenza praticaโ (non per la sua โscaltrezzaโ), che gli fa intravedere una via di scampo.
Nella crisi costui non รจ paralizzato dalla paura nรฉ fa finta di niente, come se la catastrofe non incombesse. Non perde luciditร e guarda negli occhi la sciagura imminente. Che fa? Rinuncia al proprio margine di guadagno per ottenere riconoscenza dai debitori e, dunque, un aiuto futuro. Non deruba il padrone, ma rinuncia alla propria parte.
ร unโaltra persona rispetto a quella descritta come dissipatrice allโinizio. La crisi ha attivato in lui delle disposizioni positive, delle inattese qualitร umane. Ha colto con luciditร la gravitร della situazione, รจ stato pronto nel cercare una soluzione e coraggioso infine prendendo una decisione che di fatto nell’immediato per lui era di pura perdita. Poteva scegliere altrimenti: aumentare nell’immediato il suo margine di guadagno per esempio. Poteva restare nella logica dell’accumulo e della riserva. Invece percorre una strada in cui perde quello che potrebbe avere e dargli sicurezza. Preferisce una via in cui egli riceverร aiuto da chi sarร riconoscente nei suoi confronti.
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L’economo disonesto diventa un modello per la rapiditร della decisione, per l’accortezza e per la capacitร di trasformare il valore del denaro nel suo segno contrario, dall’accumulo alla condivisione.
Le crisi sono dei punti chiave del processo della storia. La vita conosce crisi che producono un’interruzione. Nasce un mondo e ne muore un altro. Si vede quello che muore o che รจ giร morto โ e magari non lo si accetta -, non quello che comincia ad albeggiare. Saperle vivere puรฒ dare un nuovo orientamento alla vita, personale e collettiva. Diventa accortezza fare quel che รจ necessario di fronte alla necessitร storica e in questo modo si obbedisce a Dio.
Per la nostra parabola รจ accortezza la capacitร di cambiare nelle costrizioni definite dalle circostanze. C’รจ un’adesione all’oggi che apre al futuro. L’errore sarebbe aggrapparsi al mondo che muore. L’amministratore disonesto proprio cercando una soluzione creativa che trascende la piรน facile logica dell’accumulo, dimostra libertร .
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Le parabole si oppongono alla forza dell’abitudine e dell’assuefazione, che intorpidisce i sensi, indebolisce la vista del giudizio e si spaccia per dato di natura. Per questo presentano storie e figure umane che ci spiazzano, che non sono o non si comportano come ci aspetteremmo o come โsi deve fareโ.
Lโamministratore della parabola รจ una figura dissonante: contesta la forza dell’abitudine e apre delle vie di libertร . Infatti egli si fida che a causa della riconoscenza lo accoglieranno. La consuetudine รจ nell’ottica della ripetizione che spegne e chiude alla novitร . Si รจ sempre fatto cosรฌ. Il regno che viene no! Apre a qualcosa di cui non si รจ in possesso.
fratel Davide
Per gentile concessione del Monastero di Bose.
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