Monastero di Bose โ€“ Commento al Vangelo del giorno โ€“ 7 Ottobre 2023

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Di fronte allโ€™annuncio

Gioia, lode, esultanza. I versetti che oggi la liturgia ci presenta raggruppati assieme sembrano essere attraversati da unโ€™onda incontenibile di gioia e di beatitudine. รˆ unโ€™onda che raggiunge anche noi, oggi, discepoli e discepole, che ogni giorno proviamo a rimetterci alla sequela di Gesรน. Ci sentiamo raggiunti e abitati da quella gioia?Quella gioia che ci rende credibili agli occhi di chi incontriamo?

Per i settantadue inviati che fanno ritorno da Gesรน cโ€™รจ di che essere colmi di gioia: hanno visto sconfitti i demoni che tenevano in potere lโ€™essere umano, spezzata la logica del male. I loro occhi sono beati perchรฉ sono testimoni della definitiva sconfitta del male: โ€œBeati gli occhi che vedono ciรฒ che voi vedeteโ€ (v. 23). Essi riconoscono i segni della presenza e dellโ€™azione del Salvatore nelle loro vite, tra gli esseri umani. 

La salvezza รจ in atto tra loro, รจ in atto anche nelle nostre vite, anche se i nostri occhi continuano a vedere guerre, violenze, povertร , soprusi, ingiustizieโ€ฆ da dove allora la beatitudine dei nostri occhi? La gioia che dovrebbe abitarci?

รˆ esperienza anche nostra di come sia โ€œfacileโ€ gioire quando realizziamo con successo ciรฒ che ci siamo proposti. La gioia sgorga naturalmente di fronte al bene che emerge, di fronte alla vita che si sviluppa. Vi รจ un โ€œperรฒโ€ di Gesรน: cosโ€™รจ davvero essenziale? Dovโ€™รจ racchiusa la sorgente della gioia profonda, quella che non si esaurisce anche di fronte allโ€™evidente fallimento, alla continua sconfitta del bene?

โ€œRallegratevi piuttosto perchรฉ i vostri nomi sono scritti nei cieliโ€ (v. 20). I settantadue, e noi con loro, gioiscono ma sono vittime di un tranello: quello di pensare di possedere loro stessi il potere. โ€œI demoni si sottomettono a noiโ€ (v. 17) dicono a Gesรน: il rischio, sempre in agguato, รจ quello di illuderci di essere i soggetti del successo delle nostre azioni. Gesรน invece ci rimanda a un passivo: โ€œI vostri nomi sono scritti nei cieliโ€ (v. 20). Dio conosce per nome ogni esistenza, la guarda, la sceglie, la ama: la piรน nascosta, la piรน sofferente, quella dimenticata da tutti, ogni vita รจ scritta nel cuore e nello sguardo del Padre, egli non se ne dimenticherร  mai. Ecco la fonte inesauribile della gioia che illumina i nostri volti, inesauribile perchรฉ inesauribile e indelebile รจ il nostro nome scritto nel cuore del Padre. Crederci, saperci amati, ci rende capaci di sconfiggere ogni male in noi e fuori di noi, rinnova in noi โ€œil potere โ€ฆ sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrร  danneggiarviโ€ (v. 19).

โ€œIn quella stessa oraโ€ (v. 21), la stessa onda di gioia raggiunge anche Gesรน, anchโ€™egli esulta di gioia nello Spirito. รˆ una gioia che subito sfocia nella preghiera di lode. รˆ il Figlio che ringrazia il Padre, allโ€™interno di una relazione intima di conoscenza e riconoscimento. Gesรน รจ nella gioia perchรฉ riconosce nellโ€™agire del Padre la stessa opzione preferenziale che egli stesso compie nel suo incontrare uomini e donne: la preferenza data ai โ€œpiccoliโ€. Il Padre sceglie di rivelarsi proprio a quegli inesperti, semplici che sono disprezzati da coloro che si ritengono depositari della sapienza! Dio si fa conoscere da coloro che entrano con lui nel medesimo rapporto di intima fiducia e affidamento che egli vive con il Figlio. Una mutua conoscenza che viene dalla comunione, nella quale รจ inserito ogni discepolo e ogni discepola che non teme di portare e vivere il suo nome di piccolo.

sorella Elisa

Per gentile concessione del Monastero di Bose

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