Come giร nelle pagine evangeliche meditate nei giorni scorsi, anche nel vangelo di oggi si tratta di sguardi a confronto e di parole che li rivelano, secondo due prospettive diametralmente opposte: la prospettiva del Regno, propria di Gesรน, e quella del mondo religioso, propria di coloro che gli stanno di fronte, farisei e scribi. Due prospettive, e quindi due sguardi, due parole.ย
Due sguardi. Quello dei farisei, che sa vedere bene ciรฒ che ha davanti agli occhi. Vede un uomo che โ dicono โ accoglie e mangia insieme ad altri, cioรจ condivide il pane e dunque la vita (cf. v. 2). Accoglienza e condivisione: prassi lodata da tante pagine della Scrittura ebraica. Non รจ questo dunque a fare problema. Il problema sono i destinatari di tale accoglienza e condivisione: i peccatori. Il problema รจ lo stile, la modalitร di questa accoglienza di Gesรน: รจ unโaccoglienza incondizionata.
Piรน in radice, a fare problema รจ lo sguardo che guida, che orienta tale accoglienza: lo sguardo che vede nel peccatore un perduto che โha bisogno di conversioneโ (cf. v. 7), un invitato alla festa, alla pari degli altri, anzi piรน degli altri. Ma ancora piรน in profonditร , a fare problema รจ che questo sguardo porta Gesรน a una prassi diversa: Gesรน si fa avvicinare (cf. v. 1), si lascia โtoccareโ, e poi lui stesso si fa prossimo. Come i protagonisti delle due parabole raccontate dal vangelo di oggi: โlascia โฆ e va in cercaโ (v. 5), โaccende โฆ e spazzaโ (v. 9). E questo movimento non รจ unโazione singola, bensรฌ continuata, perseverante, ostinata: โFinchรฉ non la trovaโ (vv. 4.8).ย
Questi due sguardi si traducono in due parole, tra loro opposte. I farisei hanno parole di mormorazione, Gesรน ha parole di benedizione, che aprono orizzonti di speranza e di gioia. La prospettiva di Gesรน รจ, ancora una volta, quella del Regno, in cui โvi รจ gioia โฆ per un solo peccatore che si converteโ (v. 10), in cui โvi sarร gioia per un solo peccatore che si converteโ (v. 7). Significativa questa ripetizione della stessa attestazione di gioia, una volta al presente e una volta al futuro. A dire che la gioia di Dio รจ sempre, oggi e domani, lร dove un uomo si lascia raggiungere dalla ricerca di Dio per lui: nella fatica del suo deserto, in cui si puรฒ perdere, come la pecora della prima parabola; o nella quotidianitร della sua casa, in cui allo stesso modo โ o forse anche piรน facilmente โ si puรฒ perdere, come la moneta della seconda parabola.
Una consapevolezza profonda avrebbe dovuto animare anche scribi e farisei in quanto figli del Dio dellโalleanza e delle benedizioni, ed รจ questa che Gesรน con il suo sguardo e con le sue parole vuole ri-animare in loro: come quella pecora e quella moneta sono proprietร preziose del pastore e della donna, e restano tali anche nel tempo dello smarrimento, cosรฌ lโuomo, ogni uomo รจ โproprietร preziosaโ di Dio, e resta tale anche nel momento dello smarrimento. Siamo sempre dentro unโappartenenza. Siamo sempre dei โcercatiโ, โfinchรฉ non ci trovaโ (cf. vv. 4.8).
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fratel Matteo
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 15, 1-10
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In quel tempo, si avvicinavano a Gesรน tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: ยซCostui accoglie i peccatori e mangia con loroยป.
Ed egli disse loro questa parabola: ยซChi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finchรฉ non la trova? Quando lโha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: โRallegratevi con me, perchรฉ ho trovato la mia pecora, quella che si era perdutaโ. Io vi dico: cosรฌ vi sarร gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, piรน che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.
Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finchรฉ non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: โRallegratevi con me, perchรฉ ho trovato la moneta che avevo perdutoโ. Cosรฌ, io vi dico, vi รจ gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converteยป.
Parola del Signore