Monastero di Bose – Commento al Vangelo del giorno – 7 Febbraio 2023

1026

Contro la religione

La pericope di oggi, strettamente legata a quella che segue, รจ tra quei testi in cui emerge piรน che altrove il peso della distanza temporale e culturale tra i testi biblici e il nostro tempo. La tentazione per noi oggi sarebbe quella di liquidare in fretta queste parole come lโ€™attacco di Gesรน alla religiositร  del suo tempo. Una religiositร  che ci appare con la sua regolamentazione minuziosa di moltissimi gesti quotidiani, quantomai esotica e lontana dal nostro modo di pensare. Cosรฌ facendo perรฒ, cioรจ senza sforzarci di capire, noi ammetteremmo che la pagina di oggi non ha nulla da insegnarci, e questo non puรฒ essere mai vero, perchรฉ come dice lโ€™Apostolo: โ€œCiรฒ che accadde รจ stato scritto, per ammonimento nostroโ€ (1Cor 10,11).

Le norme di puritร , abluzioni, lavaggi, e molto altro, hanno una loro sapiente giustificazione non solo dal punto di vista sanitario (e ce ne siamo accorti tutti durante la pandemia), ma anche come tentativo di unificazione della vita: tra interioritร  ed esterioritร . Ancor oggi infatti gli ebrei, osservando queste o altre norme simili, cercano di vivere conformando parole e gesti ad una tradizione che deriva dalla Scrittura come norma anche pratica di vitaโ€ฆ E volendo guardare, anche diverse nostre pratiche cristiane derivano da quella tradizione, non ultima per esempio, la preghiera prima dei pasti. Gesรน quindi non attacca le pratiche in sรฉ, ma la loro assolutizzazione, e la loro insubordinazione rispetto alla Scrittura, rispetto alla Parola di Dio. Facendo cosรฌ Gesรน non inventa nulla di nuovo, ma si inserisce nella grande tradizione profetica che ha tra i suoi temi portanti lโ€™accusa a quei credenti che non agiscono in conseguenza di ciรฒ che pregano: โ€œQuesto popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore รจ lontano da meโ€ (Is 29,13).

Infatti il grosso rischio sempre presente in ogni pratica religiosa, di oggi come del passato, รจ proprio quello di diventare un gesto o una pratica fine a se stessa, qualcosa a cui ci si attacca per abitudine e che arriva addirittura a contraddire il significato profondo che gli aveva dato vita. In sostanza la fede ci chiede di aderire ogni volta a quello che si fa. Anche perchรฉ ogni volta che si riduce la fede a una pratica religiosa si finisce per giudicare gli altri in base ad essa. Ed รจ lรฌ che Gesรน interviene con durezza, qui come altrove, quando vede un movimento che รจ incapace di distinguere tra la persona e le sue azioni, tra il peccato e il peccatore. Gesรน con queste parole oggi ci chiede di essere fedeli a una sorta di gerarchia della veritร , affinchรฉ non ci capiti, attraverso unโ€™eccessiva adesione a norme religiose, di trascurare il comandamento di Dio che le ha originate. Ma questo รจ possibile sottoponendoci quotidianamente al giudizio della Scrittura, che ci riporta costantemente al progetto originario di Dio. Progetto che รจ sempre per la vita e mai per la morte.

- Pubblicitร  -

fratel Raffaele

Per gentile concessione del Monastero di Bose

Puoi ricevere il commento al Vangelo del Monastero di Bose quotidianamente cliccando qui