Contatto e contagio
La Parola di oggi vuole arrivare a toccarci nelle nostre emorragie e nei nostri lutti, e contagiarci con la libertร , la determinazione e la tenacia dei protagonisti di questo racconto.
Ai nostri giorni, per varie ragioni, puรฒ fare un certo effetto rileggere pagine di vangelo come questa, in cui la salvezza si comunica in un toccare ed essere toccati.
Veniamo da un periodo in cui abbiamo dovuto limitare i contatti fisici per il rischio del contagio e forse abbiamo potuto riflettere sulla benedizione di una carezza, di un abbraccioโฆ Sorge dโaltro canto il sospetto che in una salvezza che si comunica cosรฌ vi sia qualcosa di magico. Ma se Gesรน รจ stato un uomo dalla santitร contagiosa, non ha chiamato a una fede magica.
In virtรน dellโincarnazione โ come sintetizzato da un cristiano del III secolo โ โla carne รจ il cardine della salvezzaโ (Tertulliano). E noi abbiamo bisogno di esplorare tutto ciรฒ che questo implica, riappropriandoci del corpo quale luogo di vita, in cui essere toccati dallโamore che dร un senso allโinarrestabile emorragia dei giorni che se ne vanno.
Nel nostro episodio i contatti di Gesรน, percepito come un taumaturgo che risana e ridona integritร alle persone, lo espongono al rischio di contrarre impuritร . In quel mondo lโimpuritร in questione non ha originariamente alcuna connotazione morale: รจ unโimpuritร legale, rituale, dovuta alla particolare condizione in cui una persona veniva oggettivamente a trovarsi, come nel caso di una donna che soffra di emorragie o di chi venga in contatto con un cadavere (cf. Lv 15,25; Nm 19,11).
Le norme di puritร si erano strutturate prevedendo separazioni e riti di purificazione, cosรฌ da custodire o ristabilire le condizioni di sicurezza indispensabili alla vita. Gesรน le interpreta con autorevole e intelligente libertร .
Se viene toccato non per sua iniziativa da una donna impura, lo vediamo perรฒ nella stessa scena non solo pregare imponendo le mani da lontano su una bambina morta, ma toccarla e rialzarla prendendole la mano (cf. anche Lc 7,14). Gesรน non teme il contatto con lโimpuritร e ci segue fino a entrare nelle nostre situazioni di morte.
La donna tocca le frange del suo mantello, di cui si legge: โAvrete tali frange e, quando le guarderete, vi ricorderete di tutti i comandi del Signore โฆ li metterete in pratica e sarete santi (separati) per il vostro Dioโ (Nm 15,39-40). Gesรน perรฒ incarna il โsarete santiโ in una santitร aperta che รจ sempre per lโaltro, una โsantitร ospitaleโ โ come lโha definita Christoph Theobald โ che โpermette [a quanti lo incrociano] di scoprire la loro identitร piรน propria e di accedervi a partire da ciรฒ che giร li abita in profonditร e che si esprime istantaneamente in un atto di โfedeโ: credito accordato a colui che sta di fronte e al tempo stesso alla vita tutta intera. Essi possono allora ripartire perchรฉ lโessenziale della loro esistenza si รจ giocato in un istanteโ.
Cosรฌ รจ per questa donna che โda quellโistante fu salvataโ. Non รจ magia, Gesรน lo esplicita: โLa tua fede ti ha salvataโ. In effetti โ come scrive ancora Theobald โ โpercepire la santitร allโopera in ciรฒ che accade โฆ suppone la scoperta, in sรฉ, di un medesimo โpossibileโ, affidato alla libertร inalienabile di chiunqueโ.
fratel Fabio
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