Monastero di Bose โ€“ Commento al Vangelo del giorno โ€“ 5 Febbraio 2019

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Due donne, il toccare di mani: prossimitร . Malattia e morte: distanza e isolamento. Guarigione e salvezza: vicinanza, tenerezza, desiderio colmato. Gli episodi in questa pagina si susseguono e si intrecciano, risuonano lโ€™uno dellโ€™altro. Tanti personaggi passano sulla scena, tutti gravitano attorno a un unico centro, attorno a unโ€™unica fonte di vita: Gesรน.

Al centro Gesรน, che sente nel suo corpo il tocco di mani che chiedono e trasmettono un messaggio. La donna con le sue mani trasmette a Gesรน tutto il suo desiderio di vita, unโ€™attesa che non si รจ mai disperata. E Gesรน sente nel suo corpo che grazie a una prossimitร , a un gesto che avvicina, lโ€™energia di vita che รจ in lui ha raggiunto qualcun altro, qualcuno in particolare in mezzo alla folla.

Tra la folla una donna senza nome, una donna che รจ tutta nella sua sofferenza, nella quale possiamo immergerci attraverso la dettagliata descrizione che ne viene fatta (cf. vv. 25-26). Proprio in questa sofferenza la sua fede semplice, ma forte, รจ maturata. Il desiderio di vita che รจ in lei non si รจ mai estinto. Dimostra una determinazione a rimanere nella vita che le fa superare i limiti, che รจ piรน forte delle leggi e dei tabรน sociali e culturali. Nel suo gesto รจ contenuta la speranza di tutta una vita: la speranza di vedere sconfitto lโ€™isolamento, la paura, la separazione cui era tenuta. E osando toccare, e non con parole, esprime la sua fede-fiducia in quellโ€™uomo che sembra non temere la vicinanza, che sembra voler farsi vicino, che si lascia circondare.

Toccare Gesรน la libera dal male (v. 33), avvicinarsi a Gesรน senza paura, anche in silenzio, di nascosto, libera da quelle forze di male che ci abitano, che ci rendono sofferenti, le forze di male che abitano il nostro mondo e che spesso ci inducono alla sfiducia, al nascondimento, al disprezzo degli altri. Ora lei, divenuta โ€œfigliaโ€, non teme piรน di uscire alla โ€œveritร โ€ e inginocchiandosi davanti a Gesรน, ancora attraverso un gesto e non a parole, lo riconosce come Signore della vita.

Vita che passa anche attraverso il gesto di Gesรน che โ€œprende la manoโ€ (cf. v. 41) della bambina, un gesto che comunica, che รจ donatore di vita, che supera la paura della morte. Le due donne, โ€œfiglieโ€, sono guarite dal toccare di Gesรน, gesto essenziale perchรฉ la potenza di vita che รจ in lui giunga allโ€™altro. Gesto essenziale per far sentire, nel corpo, il calore e la vicinanza amante di qualcuno che si prende cura di noi.

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Se togliamo i tanti gesti, se togliamo i corpi da questa pagina evangelica ci rimangono poche parole. Spesso le pagine della nostra vita, i nostri incontri, le nostre relazioni sono fatti di tante parole, di contatti โ€œa distanzaโ€, filtrati, protetti da schermi e maschere. Gesรน con la sua vita ci insegna una prassi umana di vicinanza concreta, ci rimanda a una capacitร  di stare e toccare chi รจ accanto a noi e ci fa deviare dal nostro cammino, chi ci chiede di rinunciare ai nostri programmi per dedicargli tempo (il nostro preziosissimo tempo). รˆ unโ€™attitudine che richiama la nostra totalitร , il nostro essere uno con il nostro corpo, con i nostri gesti, con le nostre parole, con il nostro cuore. Con questa unitร  noi incontriamo lโ€™altro, e solo con questa unitร  profonda possiamo diventare comunicatori di vita, con questa unitร  noi amiamo lโ€™altro. Cosรฌ possiamo essere a servizio della vita, cosรฌ possiamo stare tra la disperazione e la speranza, e nel silenzio, con un gesto, comunicare โ€œnon temereโ€ (v. 36).

sorella Elisa

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Mc 5, 21-43
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, essendo Gesรน passato di nuovo in barca allโ€™altra riva, gli si radunรฒ attorno molta folla ed egli stava lungo il mare. E venne uno dei capi della sinagoga, di nome Giร iro, il quale, come lo vide, gli si gettรฒ ai piedi e lo supplicรฒ con insistenza: ยซLa mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani, perchรฉ sia salvata e vivaยป. Andรฒ con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.
Ora una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun vantaggio, anzi piuttosto peggiorando, udito parlare di Gesรน, venne tra la folla e da dietro toccรฒ il suo mantello. Diceva infatti: ยซSe riuscirรฒ anche solo a toccare le sue vesti, sarรฒ salvataยป. E subito le si fermรฒ il flusso di sangue e sentรฌ nel suo corpo che era guarita dal male.
E subito Gesรน, essendosi reso conto della forza che era uscita da lui, si voltรฒ alla folla dicendo: ยซChi ha toccato le mie vesti?ยป. I suoi discepoli gli dissero: ยซTu vedi la folla che si stringe intorno a te e dici: โ€œChi mi ha toccato?โ€ยป. Egli guardava attorno, per vedere colei che aveva fatto questo. E la donna, impaurita e tremante, sapendo ciรฒ che le era accaduto, venne, gli si gettรฒ davanti e gli disse tutta la veritร . Ed egli le disse: ยซFiglia, la tua fede ti ha salvata. Vaโ€™ in pace e sii guarita dal tuo maleยป.
Stava ancora parlando, quando dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire: ยซTua figlia รจ morta. Perchรฉ disturbi ancora il Maestro?ยป. Ma Gesรน, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: ยซNon temere, soltanto abbi fede!ยป. E non permise a nessuno di seguirlo, fuorchรฉ a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo.
Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava forte. Entrato, disse loro: ยซPerchรฉ vi agitate e piangete? La bambina non รจ morta, ma dormeยป. E lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sรฉ il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui ed entrรฒ dove era la bambina. Prese la mano della bambina e le disse: ยซTalitร  kumยป, che significa: ยซFanciulla, io ti dico: ร lzati!ยป. E subito la fanciulla si alzรฒ e camminava; aveva infatti dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. E raccomandรฒ loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e disse di darle da mangiare.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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