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Monastero di Bose – Commento al Vangelo del giorno – 4 Febbraio 2025

Commento al brano del Vangelo di: Mc 5,21-43

Silenzio sui miracoli

Davanti a racconti come questo, non si deve chiedere cosa sia successo, nรฉ come Gesรน sia riuscito a compiere simili guarigioni. Non serve nemmeno sapere se le cose si sono davvero svolte cosรฌ. La domanda invece รจ: perchรฉ lโ€™evangelista racconta questo o quellโ€™altro episodio? Quale gioiosa notizia vuol trasmettere al lettore?

La risposta non รจ che Gesรน รจ stato un meraviglioso guaritore, nรฉ che ha risvegliato dei morti o compiuto numerosi miracoli perchรฉ era rivestito della potenza di Dio. La risposta non รจ da cercare nel passato: โ€œChe cosa รจ successo?โ€, ma nel presente: โ€œCosa questo racconto dice a noi, lettori oggi di questo evangelo?โ€.

Leggiamo un testo che รจ stato costruito letterariamente su dei parallelismi: da una parte una figlioletta di dodici anni, dallโ€™altra una donna malata da dodici anni; da una parte un personaggio importante, capo di sinagoga, in situazione disperata a causa di sua figlia amata, dallโ€™altra una povera donna sconosciuta, in situazione disperata a causa di una malattia che la rende impura, che si avanza furtiva per โ€œrubareโ€ una guarigione che crede ancora possibile. 

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Anche lโ€™inserzione dellโ€™episodio relativo alla donna che perde sangue nel racconto della risurrezione della figlia di Giairo รจ un processo letterario: si fa cosรฌ camminare il lettore da una situazione molto triste (la donna) ad una situazione disperata (la morte della figlia).

Infine, come puรฒ Marco pensare che lโ€™ordine di Gesรน che nessuno sappia ciรฒ che รจ successo sarร  rispettato? Questa conclusione รจ assurda, a meno che sia un mezzo letterario portatore di un contenuto importante per il lettore dellโ€™Evangelo.

I due miracoli inseriti lโ€™uno nellโ€™altro insistono, in crescendo, da una parte sullโ€™importanza della fede, non come adesione a un contenuto dogmatico, ma come fiducia nella persona di Gesรน (โ€œla tua fede ti ha salvataโ€; โ€œNon temere, soltanto abbi fede!โ€). Non cโ€™รจ situazione in cui dobbiamo abbandonarci alla disperazione, il Signore infatti tiene in mano tutto ciรฒ che avviene. Dโ€™altra parte questi due miracoli ci rivelano un Gesรน che non teme lโ€™impuritร , nรฉ quella dovuta al sangue, nรฉ quella della morte: Gesรน sโ€™inserisce, con la sua compassione, anche nelle situazioni piรน oscure e tenebrose della nostra vita, come luce che ridร  vita.

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Quanto alla conclusione, corrisponde a quella dellโ€™Evangelo secondo Marco nel suo insieme: dalla tomba dove il ragazzo annuncia che Gesรน รจ risorto, le donne โ€œuscirono e fuggirono via dal sepolcro, perchรฉ erano piene di spavento e di stupore. E non dissero niente a nessuno, perchรฉ avevano pauraโ€ (Mc 16,8). 

Anche qui, conclusione assurda, perchรฉ se cosรฌ รจ, da dove Marco sa che Gesรน รจ risorto? Invece, teologicamente, questo silenzio รจ importante: non รจ la risurrezione il luogo principale della manifestazione di Dio in Gesรน, ma la sua croce; รจ davanti a Gesรน morto che si deve proclamare: โ€œDavvero questi era Figlio di Dio!โ€ (Mc 15,39). Infinito abbassamento di Dio! Ma questo รจ possibile solo perchรฉ la croce รจ illuminata dalla luce pasquale.

fratel Daniel

Per gentile concessione del Monastero di Bose.

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