Monastero di Bose – Commento al Vangelo del giorno – 21 Ottobre 2022

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Discernere questo tempo

Il brano su cui sostiamo oggi si apre con la stigmatizzazione, da parte di Gesรน, di unaย contraddizione esistenziale: le folle sono accusate di saper osservare il tempo meteorologico, ma di rimanere cieche di fronte al tempo storico, che รจ anche il tempo โ€œteologicoโ€, il tempo della salvezza (cf. vv. 54-56).ย Questo รจ il tempo di Gesรน, ma chi se ne accorge?ย Tutti si interessano del tempo che fa e sanno interpretare โ€œla faccia della terra e del cieloโ€ (v. 56), ovvero โ€œil tempoโ€ (meteorologico), ma non sanno interpretare โ€œquesto tempoโ€ โ€“ cioรจ ilย kairรณsย della vita di Gesรน fra gli uomini e lโ€™avanzare della storia della salvezza โ€“ e la sua qualitativa diversitร .

Il tono รจ molto duro, come indica il vocativo โ€œipocriti!โ€, e la domanda retorica รจ sferzante: โ€œComโ€™รจ che non sapete โ€ฆ?โ€ (v. 56).ย Luca chiama โ€œipocritiโ€ coloro che non sanno operare questo discernimento del tempo: qui non si tratta quindi di chi dissimula, ma di chi fa prova di duplicitร  in materia di giudizio. Ciรฒ che รจ colpevole รจ lโ€™ignoranza di costoro, che non sanno aprire gli occhi sul proprio tempo, che non esercitanoย una duplice attenzione: alla natura e alla storia, per discernervi lโ€™ora di Dio, il tempo del Signore.

Segue una nuova domanda retorica e critica: โ€œPerchรฉ non riuscite voi stessi a discernere ciรฒ che รจ giusto?โ€ (v. 57). A un primo livello, Gesรน non dice esplicitamente che riconoscere โ€œciรฒ che รจ giustoโ€ significa fare una scelta radicale per lui; puรฒ trattarsi semplicemente della contrapposizione tra i fenomeni โ€“ che gli uditori di Gesรน sanno interpretare โ€“ e i giusti rapporti fra gli uomini, la giustizia sociale che chiede impegno e lotta: sono ipocriti perchรฉ,ย pur sapendo ciรฒ che รจ giusto, non si coinvolgono per attuarlo.

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Nella stessa direzione, ma a un livello piรน profondo, non si deve dimenticare che, per la Scrittura, โ€œciรฒ che รจ giustoโ€ non รจ tanto la giustizia sociale come la comprendiamo noi oggi, quanto ciรฒ che corrisponde alla volontร  di Dio, alla sua alleanza e al suo piano di salvezza. Luca esorta dunque, a un primo livello, aย trasformare la nostra lettura della storiaย (cf. v. 56)ย in una lettura eticaย (cf. v. 57): osare portare il proprio sguardo sugli avvenimenti contemporanei รจ giร  un primo atto morale, valutarli รจ un secondo, e darvi seguito con il proprio impegno รจ un terzo.

Nel contesto del v. 57, perรฒ, si deve anche dare a โ€œciรฒ che รจ giustoโ€ una dimensione cristologica: perchรฉ le folle non percepiscono, di fronte a Gesรน, cheย non stanno solo davanti a ciรฒ che รจ giusto, ma davanti al Giusto?

La breve parabola finale (cf. vv. 58-59) rivela alla folla lโ€™orientamento che lโ€™oggi la invita a prendere: sei in cammino, ma non sei sola; cammini con un avversario che ti porta davanti al tribunale per ottenere la tua condanna. Si tratta di un tribunale chiamato ad aiutarti a discernere โ€œciรฒ che รจ giustoโ€, ovvero il giudizio di Dio. Siamo di fronte a una parabola audace, dunque, che fa di Dio lโ€™avversario con il quale si cammina. In situazioni come questa gli uomini cercano, mentre sono per strada, di aggiustarsi (โ€œtrovare un accordoโ€: v. 58) con il loro avversario, letteralmente di โ€œsbarazzarsiโ€ di lui in tutti i modi (cf. v. 58). Ma come โ€œsbarazzarsi dellโ€™avversarioโ€? Ovvero come permettere a Dio di ritornare ad essere il nostro alleato, il โ€œDio con noiโ€?ย La conversione, il ritorno a Dio, รจ lโ€™invito che questo tempo, correttamente inteso, rivolge agli uditori di Gesรน. Solo la conversione trasforma la nostra immagine del reale e ci avvicina allo sguardo di Dio sulla realtร , sul mondo, sulla storia.

fratel Matteo

Per gentile concessione del Monastero di Bose

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