Giuseppe, uomo giusto
Chi รจ Giuseppe? Matteo ce ne fornisce un ritratto sobrio e allo stesso tempo splendido. Giuseppe รจ innanzitutto un uomo generato da un altro, Giacobbe (cf. Mt 1,16). ร lโanello di una lunga catena che, a partire da Abramo, e passando per Davide, testimonia la fedeltร incrollabile di Dio al suo popolo (Mt 1,1-16), di generazione in generazione. Ma รจ anche lโanello, in questa lunga catena, che rischia di spezzarsi: di lui non si dice, a differenza di tutti i suoi avi che โgenerรฒโ. Giuseppe รจ solo โgeneratoโ. Una vita votata alla sterilitร la sua?
Giuseppe รจ poi uno sposo. Lo sposo di Maria, la madre di Gesรน. Giuseppe conduce unโesistenza semplice, che potremmo considerare molto ordinaria: di estrazione, se non povera, certamente modesta (cf. Lc 2,24), di professione falegname (cf. Mt 13,55), aveva scelto di sposare una giovane, Maria appunto, accarezzando il sogno di una famiglia, di una discendenza, di poter generare anche lui figli sulla terra.
Giuseppe, ci dice ancora il testo, era anche โuomo giustoโ: perchรฉ giusto? Lโordinarietร della sua vita รจ sconvolta da un fatto inatteso: la sua sposa aspetta un figlio e lui sa di non esserne il padre. Come comportarsi di fronte a questo evento? La legge lo autorizzava ad unโaccusa pubblica; ma egli in cuor suo medita un ripudio segreto, per non esporre la fanciulla e allo stesso tempo potersi sottrarre alla situazione che gli sta sfuggendo di mano. Uomo giusto, forse, perchรฉ media la legge con lโumanitร , il rigore con lโattenzione allโaltro, il proprio diritto con il rispetto del mistero dellโaltro.
Giuseppe รจ un uomo che pensa, che โmeditaโ, che non agisce di impulso, che si prende il tempo per vagliare nel cuore ciรฒ che vive. Uomo che non si accontenta di risposte prefabbricate, di soluzioni facili. Uomo incapace di โlavarsi le maniโ di fronte ai problemi (Mt 27,24-26).
ร anche un โsognatoreโ. Non perchรฉ fantastichi ad occhi aperti, ma perchรฉ nel buio del sonno, nelle tenebre del dubbio si lascia raggiungere da qualcosa che รจ โaltroโ dai suoi pensieri, che lo supera e gli mostra orizzonti insospettati, fino al dono di una vocazione: Giuseppe? Colui che potrร dare il nome al Figlio di Dio (Mt 1,21.25): โTu lo chiamerai Gesรน: egli infatti salverร il suo popolo dai suoi peccatiโ.
E infine Giuseppe, uomo dellโobbedienza, che prontamente โfece come gli aveva ordinato lโangelo del Signore e prese con sรฉ la sua sposaโ (Mt 1,2). E forse proprio per questo uomo giustoโฆ Uomo capace di credere piรน alla fedeltร di Dio che ai propri dubbi, uomo che risponde prontamente, con i fatti, alla vocazione ricevuta, senza esitare, senza declinare, senza tentennare. Uomo che riesce a vedere ciรฒ che a tutti sfugge: il Figlio di Dio nel figlio di Maria.
Giuseppe: uomo di Dio, che si fa servo di questa straordinaria storia che รจ lโincarnazione; uomo che con il suo โsรฌโ non si appropria del Figlio di Dio, ma lo inserisce, secondo la promessa (Is 7,14), nella storia di Israele, per farne dono a tutti. Giuseppe, che โgenerรฒโ secondo la Legge (Mt 1,25), che โgenerรฒโ secondo il cuore di Dioโฆ
sorella AnnaChiara
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