Gesรน รจ la compassione di Dio (Mc 1,41; 8,2) che attraversa la storia con lโautoritร che gli viene da Dio (Mc 1,22; 11,28), lโautoritร dellโamore che mira unicamente al bene dellโaltro, compreso il proprio avversario. Il bene di una donna con la febbre (Mc 1,29-31), di un lebbroso (Mc 1,40-45), di un paralitico perdonato (Mc 2,1-12), di peccatori e pubblicani (Mc 2,13-17) e il bene della conoscenza: che sensi nascosti sottendono il digiuno (Mc 2,18-22) e il sabato (Mc 2,23-28)? In breve la legge, le istituzioni.ย
Di questo tratta propriamente il brano evangelico di oggi, la quarta delle cinque controversie con scribi e farisei (Mc 2,1-3,6). Il racconto รจ semplice: Gesรน e i suoi discepoli in viaggio attraversano campi di grano e questโultimi strappano spighe per farsi strada e per nutrirsi. Nulla da eccepire se non il fatto, fanno notare a Gesรน alcuni farisei, che ciรฒ avviene di sabato, quindi illecitamente, secondo una casistica rabbinica. Sono in gioco il valore dellโistituzione sabato, delle sue reinterpretazioni e piรน in generale della Legge.
A Gesรน รจ richiesta una giustificazione del comportamento dei suoi: tacendo si rende corresponsabile. La risposta si snoda in due momenti. In primo luogo egli ribadisce, in sintonia con una lunga tradizione rabbinica, il significato originario di questa istituzione e della legge in genere: โIl sabato รจ stato fatto per lโuomo e non lโuomo per il sabatoโ (Mc 2,27). La Legge e le istituzioni sono un dono il cui fine รจ il bene dellโuomo, al servizio del suo bisogno e della sua gioia. Dove ciรฒ non accade รจ perchรฉ esse si sono sostituite alla centralitร dellโuomo, complicandone con le loro casistiche la vita. Lโ idolatria della norma come norma straniera – dice Gesรน – a Davide e ai suoi, ai profeti di ieri e di oggi.ย
- Pubblicitร -
A questo proposito amo riferire queste parole attualizzanti di David Maria Turoldo: โE se la Chiesa non รจ per lโuomo, non รจ degna di fede, non รจ Chiesa. E se le politiche non sono per lโuomo, vadano alla malora tutte le politiche. Maledetto lโuomo che non รจ per lโuomo, maledetta ogni fede, ogni idea che non รจ per lโuomoโ.ย
In secondo luogo la risposta di Gesรน apre uno spiraglio nuovo su Gesรน: โ Perciรฒ il Figlio dellโuomo รจ signore anche del sabatoโ (Mc 2,28). Il lettore deve porsi la domanda: โChi รจ dunque costui?โ (Mc 5,1) che risponde cosรฌ sul sabato, che guarisce, che perdona i peccati? ร lโinviato dal cielo, il Figlio dellโuomo, a esercitare la sua signoria su tutto ciรฒ che impedisce allโuomo di essere compiutamente uomo: la morte, il male e una certa lettura della Legge e delle istituzioni. E proprio il suo essere inviato dร unโautoritร singolare e unica al suo stesso insegnamento.
fratel Giancarlo
Puoi ricevere il commento al Vangelo del Monastero di Bose quotidianamente cliccando qui