Il Regno di Dio, pienezza dellโumano
Gesรน sembra ragionare in modo diverso dai suoi interlocutori, sembra essere su un altro piano, sembra vivere come in un altro mondo, sembra muoversi secondo logiche che appaiono incomprensibili, assurde, forse disumane, e comunque contro ogni forma di buonsenso.
Cosa significa che Gesรน รจ venuto a portare la divisione e la spada? Non cerchiamo forse ogni giorno, anche faticosamente e a caro prezzo, di costruire cammini di pace e di unitร ?
Cosa vuol dire che โchi avrร trovato la sua vita la perderร โ? Non cerchiamo forse noi tutti i giorni di โrealizzare noi stessiโ, di โtrovareโ, anche con tanta fatica e sofferenza, la nostra vita? E queste ripetizioni โnon รจ degno di meโ non appaiono forse ingiustificabili di fronte a ogni logica di tolleranza, o comunque di misericordia?
E quella โricompensaโ di cui parla a cosa allude? A cosa si sta riferendo parlando di colui che lo ha mandato? E poi: chi si crede di essere costui?
Gesรน parla di una realtร talvolta dirompente nei confronti delle logiche umane, che attraversa tutto ciรฒ che รจ umano come benedizione e come lievito che lo fa crescere (cf. Mt 13,33), ma che talvolta รจ capace anche di metterlo in crisi, di dichiararsi altro, e non altro da ciรฒ che รจ autenticamente umano, ma altro da ciรฒ che รจ unโillusione dellโumano, altro da ciรฒ che vorrebbe lโumano chiuso in ristrette categorie e concluso in questa vita.
No, lโumano va oltre, si realizza e trova se stesso oltre, trova la propria pace oltre, trova il senso che giustifica il suo agire oltre: in quel Regno che Gesรน รจ venuto ad annunciare (cf. Mt 4,17; Mc 1,38), in quel Regno che รจ presente e allโopera giร nella storia e nella vita e nelle vicende degli uomini, quel Regno che edifica nella compagnia degli uomini dimore accoglienti, abitabili (cf. Mt 13,31-32), ma secondo una logica che ha la propria radice oltre e che talvolta puรฒ anche scardinare e contraddire le logiche di questo mondo.
Cosรฌ, รจ preferibile anche perdere agli occhi del mondo la propria vita quando ciรฒ puรฒ essere necessario per custodire la โvita eterna che dimora in noiโ (1Gv 3,15), e che sola puรฒ darci giร qui sulla terra gioia e pace. Cosรฌ, โle anime dei giusti sono nelle mani di Dio, nessun tormento li toccherร . Agli occhi degli stolti parve che morissero, la loro fine fu ritenuta una sciagura, la loro partenza da noi una rovina, ma essi sono nella pace. Anche se agli occhi degli uomini subirono castighi, la loro speranza resta piena dโimmortalitร . In cambio di una breve pena riceveranno grandi benefici, perchรฉ Dio li ha provati e li ha trovati degni di sรฉโ (Sap 3,1-5).
โBeneficiโ/โricompensaโ, โdegni di sรฉโ/โdegno di meโ, morte/vita, sono tutte dinamiche che troviamo anche in questa pagina evangelica, che il presente testo pare annunciare.
A te, dunque, che cerchi la vita, a te che aspiri alla vita e che la cerchi in tutti i meandri in cui ti sembra di poterla trovare, โil Signore nella sua compassione ti mostra la via della vitaโ (Regola di Benedetto); e โchi รจ lโuomo che vuole la vita e che desidera ardentemente vedere giorni felici (Sal 34,12)? E se tu, udendo, risponderai: โioโโ (Regola di Benedetto), allora queste parole di Gesรน possono offrire unโindicazione anche per te.
sorella Cecilia
Per gentile concessione del Monastero di Bose
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