Monastero di Bose โ€“ Commento al Vangelo del giorno โ€“ 1 Febbraio 2023

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Il Signore, uno straniero rifiutato in patria

Gesรน va nella sua patria e โ€œtra i suoiโ€ insieme ai suoi discepoli, e ci va, come dappertutto, per annunciare lโ€™Evangelo. Ma proprio lร  trova una sorditร  speciale, che quasi ammutolisce la sua parola e che subito diventa rifiuto della sua persona.

La patria โ€“ โ€œCโ€™รจ una terra natale, e non cโ€™รจ altroโ€, dice un poeta โ€“ รจ considerata spesso una realtร  sacrosanta anche dai cristiani, sebbene il Vangelo ci riveli che per i discepoli di Gesรน non possa essere affatto cosรฌ; tanto che la Lettera a Diogneto, un testo cristiano della metร  del II sec. dice dei cristiani: โ€Ogni terra straniera รจ per lo loro patria, e ogni patria terra stranieraโ€.

I veri profeti hanno sempre ricordato al popolo dโ€™Israele che tutta โ€œla terra รจ di Dioโ€ e che noi siamo ospiti e non padroni, come giร  nel giardino di Eden. Spesso, infatti, รจ per fare la guerra e per escludere gli stranieri che la patria viene sbandierata come un idolo, e come tale diventa causa della condizione indigente e umiliata degli stranieri.

โ€œOgni profeta รจ disprezzato solo in patria, tra i suoi parenti e in casa suaโ€. Perchรฉ patria, parenti e famiglia ci illudono di disfarci della stranieritร  che รจ invece una dimensione anche interiore dellโ€™essere umano, come sta scritto: โ€œIo sono uno straniero sulla terraโ€(Sal 119,19). Ed รจ proprio lโ€™arroganza e la sopraffazione cui ci spinge lโ€™illusione di essere padroni di casa in questo mondo โ€“ naturalmente se non siamo tra le persone povere o malate โ€“ che ci rende insensibili al dolore altrui e sordi alla parola di Dio e a ogni alteritร . Infatti tutta la storia dโ€™Israele ci testimonia โ€“ contro di noi โ€“ che solo in esilio o nel deserto gli umani rientrano in sรฉ e hanno โ€œun cuore che ascoltaโ€: la grande preghiera di Salomone (cf. 1Re 3,9) si adempie in esilio e non in patria.

รˆ sempre dello straniero โ€“ e di orfani e vedove โ€“ che il Signore si prende cura. Perchรฉ la Bibbia รจ la storia di Dio con un popolo fatto di stranieri che egli liberรฒ dalla schiavitรน dellโ€™Egitto, e non abbandonรฒ mai piรน, e al quale chiese per sempre, proprio perchรฉ patรฌ la fatica e il dolore dello straniero, di accogliere gli stranieri: questa una delle parole piรน ripetute da Dio insieme a โ€œAscolta!โ€.

E il Vangelo aggiunge che proprio ciรฒ che sanno di Gesรน diventa ostacolo al crederlo portatore di una parola che viene da altrove: i pregiudizi ci fanno dimenticare che ignoriamo quasi tutto (qui a cominciare dai nomi delle sorelle) e inciampare in quel poco che conosciamo.

โ€œE si scandalizzavano di luiโ€. Quando non lasciamo entrare in noi la parola di Dio, spesso per la segreta e temuta inconsistenza del nostro io, facilmente diventiamo detrattori di chi ce la annuncia, negandone lโ€™autorevolezza fino a rifiutarne la stessa presenza. Ma Gesรน ci insegna a non temere neppure questo mostrandoci che la parola di Dio, anche quando รจ resa quasi impotente dal non ascolto dei destinatari, sempre e comunque agisce su chi lโ€™annuncia. Infatti qui il rifiuto patito da Gesรน diventa per lui una conferma: lo autentifica come profeta vero.

E la sofferenza del rifiuto patito dai profeti รจ cosรฌ importante perchรฉ รจ la sofferenza stessa di Dio: โ€œNon ce lโ€™hanno con voi ma con me!โ€ dice loro il Signore Dio. Tanto che la beatitudine dei discepoli comprende il patire questo stesso dolore.

sorella Maria

Per gentile concessione del Monastero di Bose

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