โBeato chi prenderร cibo nel regno di Dio!โ (v. 15): questa beatitudine che apre il brano odierno, pronunciata non da Gesรน ma da uno dei suoi uditori, ne รจ per cosรฌ dire il titolo. Anche nellโApocalisse si trova una simile affermazione: โBeati gli invitati al banchetto di nozze dellโAgnello!โ (Ap 19,9). Sรฌ, beati sono gli invitati che prestano attenzione allโinvito a loro rivolto! La parabola di Gesรน traduce questa esclamazione in un racconto.
Siamo nel contesto di un pranzo di festa. A tavola, Gesรน aveva evidenziato che lโatteggiamento generoso e gratuito, sia di un invitato, sia di chi invita, anticipa la logica del regno di Dio, costituendone come un segno precursore (cf. Lc 14,7-11). Per questo il suo interlocutore โ allโinizio del nostro brano (cf. v. 15) โ afferma che รจ felice chi prenderร parte non piรน solo al segno, bensรฌ al banchetto stesso nel Regno.
Ma Gesรน distoglie la sua attenzione da quellโavvenire per incentrare il suo interesse sul momento specifico dellโinvito alla festa. E risponde con una parabola: un invito per una grande cena viene recapitato con largo anticipo; poi, secondo gli usi, allโultimo momento, un servo va a ricordare ai convitati che lโora รจ venuta (cf. v. 16-17). Questa maniera di fare โ distante da ogni modo informale o improvvisato โ sottolinea il grande valore dellโinvito e lโonore fatto a chi vi รจ chiamato. Ora, in modo piuttosto inverosimile, tutti gli invitati si rifiutano di presenziare (cf. v. 18-20). Ognuno invoca una scusa, ispirata alla vita quotidiana, che tradisce la scelta di unโaltra prioritร rispetto alla gratuitร dellโinvito: questioni di commercio, faccende lavorative o obblighi familiari.
Il ritorno infruttuoso del servo provoca la collera del suo padrone (cf. v. 21): non tanto contro gli invitati stessi, quanto piuttosto per lโoccasione che hanno mancata, perchรฉ non hanno saputo riconoscere il dono per loro predisposto, la grazia a loro offerta. Manda allora il suo servo per la cittร a raccogliere nuovi invitati, โpoveri, storpi, ciechi, zoppiโ (v. 22); ma essi non occupano tutti i posti preparati. La ricerca si estende dunque alle campagne circostanti, per trovare chi riempia la casa. Lโingiunzione fatta al domestico di โcostringerli a entrareโ (v. 23) โ anche se รจ stata interpretata da Agostino come un permesso dato alla chiesa di forzare le anime โ deve in realtร solo illustrare narrativamente il paradosso della ricerca sfrenata di commensali da parte del padrone di casa.
Certo, nel vangelo, la parabola si legge come unโallegoria della storia della salvezza: il primo invito โ rifiutato โ era quello rivolto da Dio a Israele; il secondo โ smisurato โ quello ai popoli, recapitato a piรน riprese dal servo, Gesรน: โVenite, รจ prontoโ (v. 17).
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Ma questo invito si rivolge ancora a noi: il momento presente รจ infinitamente serio, รจ quello della decisione; lโinvito รจ alla nostra portata. E lโesclusione non รจ un destino o una costrizione: รจ il risultato di una scelta da parte degli invitati stessi, di quei โtuttiโ (v. 18) sempre tentati da scuse e da rifiuti di fronte alla gratuitร incommensurabile della grazia offerta, e che non sanno riconoscersi come โbeatiโ (v. 15).
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Lc 14, 15-24
Dal Vangelo secondoย Luca
In quel tempo, uno dei commensali, avendo udito questo, disse a Gesรน: ยซBeato chi prenderร cibo nel regno di Dio!ยป.
Gli rispose: ยซUn uomo diede una grande cena e fece molti inviti. Allโora della cena, mandรฒ il suo servo a dire agli invitati: โVenite, รจ prontoโ. Ma tutti, uno dopo lโaltro, cominciarono a scusarsi. Il primo gli disse: โHo comprato un campo e devo andare a vederlo; ti prego di scusarmiโ. Un altro disse: โHo comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego di scusarmiโ. Un altro disse: โMi sono appena sposato e perciรฒ non posso venireโ.
Al suo ritorno il servo riferรฌ tutto questo al suo padrone. Allora il padrone di casa, adirato, disse al servo: โEsci subito per le piazze e per le vie della cittร e conduci qui i poveri, gli storpi, i ciechi e gli zoppiโ.
Il servo disse: โSignore, รจ stato fatto come hai ordinato, ma cโรจ ancora postoโ. Il padrone allora disse al servo: โEsci per le strade e lungo le siepi e costringili ad entrare, perchรฉ la mia casa si riempia. Perchรฉ io vi dico: nessuno di quelli che erano stati invitati gusterร la mia cenaโยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
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