Monastero di Bose – Commento al Vangelo del 6 Novembre 2018

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โ€œBeato chi prenderร  cibo nel regno di Dio!โ€ (v. 15): questa beatitudine che apre il brano odierno, pronunciata non da Gesรน ma da uno dei suoi uditori, ne รจ per cosรฌ dire il titolo. Anche nellโ€™Apocalisse si trova una simile affermazione: โ€œBeati gli invitati al banchetto di nozze dellโ€™Agnello!โ€ (Ap 19,9). Sรฌ, beati sono gli invitati che prestano attenzione allโ€™invito a loro rivolto! La parabola di Gesรน traduce questa esclamazione in un racconto.

Siamo nel contesto di un pranzo di festa. A tavola, Gesรน aveva evidenziato che lโ€™atteggiamento generoso e gratuito, sia di un invitato, sia di chi invita, anticipa la logica del regno di Dio, costituendone come un segno precursore (cf. Lc 14,7-11). Per questo il suo interlocutore โ€“ allโ€™inizio del nostro brano (cf. v. 15) โ€“ afferma che รจ felice chi prenderร  parte non piรน solo al segno, bensรฌ al banchetto stesso nel Regno.

Ma Gesรน distoglie la sua attenzione da quellโ€™avvenire per incentrare il suo interesse sul momento specifico dellโ€™invito alla festa. E risponde con una parabola: un invito per una grande cena viene recapitato con largo anticipo; poi, secondo gli usi, allโ€™ultimo momento, un servo va a ricordare ai convitati che lโ€™ora รจ venuta (cf. v. 16-17). Questa maniera di fare โ€“ distante da ogni modo informale o improvvisato โ€“ sottolinea il grande valore dellโ€™invito e lโ€™onore fatto a chi vi รจ chiamato. Ora, in modo piuttosto inverosimile, tutti gli invitati si rifiutano di presenziare (cf. v. 18-20). Ognuno invoca una scusa, ispirata alla vita quotidiana, che tradisce la scelta di unโ€™altra prioritร  rispetto alla gratuitร  dellโ€™invito: questioni di commercio, faccende lavorative o obblighi familiari.

Il ritorno infruttuoso del servo provoca la collera del suo padrone (cf. v. 21): non tanto contro gli invitati stessi, quanto piuttosto per lโ€™occasione che hanno mancata, perchรฉ non hanno saputo riconoscere il dono per loro predisposto, la grazia a loro offerta. Manda allora il suo servo per la cittร  a raccogliere nuovi invitati, โ€œpoveri, storpi, ciechi, zoppiโ€ (v. 22); ma essi non occupano tutti i posti preparati. La ricerca si estende dunque alle campagne circostanti, per trovare chi riempia la casa. Lโ€™ingiunzione fatta al domestico di โ€œcostringerli a entrareโ€ (v. 23) โ€“ anche se รจ stata interpretata da Agostino come un permesso dato alla chiesa di forzare le anime โ€“ deve in realtร  solo illustrare narrativamente il paradosso della ricerca sfrenata di commensali da parte del padrone di casa.

Certo, nel vangelo, la parabola si legge come unโ€™allegoria della storia della salvezza: il primo invito โ€“ rifiutato โ€“ era quello rivolto da Dio a Israele; il secondo โ€“ smisurato โ€“ quello ai popoli, recapitato a piรน riprese dal servo, Gesรน: โ€œVenite, รจ prontoโ€ (v. 17).

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Ma questo invito si rivolge ancora a noi: il momento presente รจ infinitamente serio, รจ quello della decisione; lโ€™invito รจ alla nostra portata. E lโ€™esclusione non รจ un destino o una costrizione: รจ il risultato di una scelta da parte degli invitati stessi, di quei โ€œtuttiโ€ (v. 18) sempre tentati da scuse e da rifiuti di fronte alla gratuitร  incommensurabile della grazia offerta, e che non sanno riconoscersi come โ€œbeatiโ€ (v. 15).

fratel Matthias

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Lc 14, 15-24
Dal Vangelo secondoย Luca

In quel tempo, uno dei commensali, avendo udito questo, disse a Gesรน: ยซBeato chi prenderร  cibo nel regno di Dio!ยป.
Gli rispose: ยซUn uomo diede una grande cena e fece molti inviti. Allโ€™ora della cena, mandรฒ il suo servo a dire agli invitati: โ€œVenite, รจ prontoโ€. Ma tutti, uno dopo lโ€™altro, cominciarono a scusarsi. Il primo gli disse: โ€œHo comprato un campo e devo andare a vederlo; ti prego di scusarmiโ€. Un altro disse: โ€œHo comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego di scusarmiโ€. Un altro disse: โ€œMi sono appena sposato e perciรฒ non posso venireโ€.
Al suo ritorno il servo riferรฌ tutto questo al suo padrone. Allora il padrone di casa, adirato, disse al servo: โ€œEsci subito per le piazze e per le vie della cittร  e conduci qui i poveri, gli storpi, i ciechi e gli zoppiโ€.
Il servo disse: โ€œSignore, รจ stato fatto come hai ordinato, ma cโ€™รจ ancora postoโ€. Il padrone allora disse al servo: โ€œEsci per le strade e lungo le siepi e costringili ad entrare, perchรฉ la mia casa si riempia. Perchรฉ io vi dico: nessuno di quelli che erano stati invitati gusterร  la mia cenaโ€ยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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