Dopo il Magnificat e il Benedictus, ecco il Nunc dimittis, terzo cantico trasmesso da Luca nel suo racconto dellโinfanzia di Giovanni Battista e di Gesรน. Messo in bocca a Simeone, rappresentante, insieme alla profetessa Anna, dei servi del Signore che sono la speranza dโIsraele, questo cantico fa tradizionalmente parte della preghiera cristiana di compieta, chiusura della giornata. ร una collocazione significativa nonostante rischi di influenzare in negativo la sua interpretazione, come se โora puoi lasciare che il tuo servo vada in paceโ significasse: โora posso dormire tranquilloโ, o, peggio ancora: โora Israele puรฒ scomparireโ, primo passo verso una teologia della sostituzione. Tale non รจ il senso di questo cantico nonostante lโincontro con Gesรน appaia a Simeone come il segno annunciatore della sua morte.
Questo canto รจ un congedo, sรฌ, ma รจ soprattutto una benedizione; Simeone, che โaspettava la consolazione dโIsraeleโ e ne aveva giร una parte, poichรฉ lo Spirito Santo, lโaltro Consolatore, il Paraclito (Gv 14,16.26), era su di lui, loda Dio perchรฉ ha trovato in Gesรน, che tiene fra le braccia, la piena consolazione. La sua preghiera non รจ rassegnazione davanti allโineluttabile, รจ un atto di gratitudine.
Infatti, Simeone dice di avere visto in quel neonato colui che salva; in lui dunque ha riconosciuto Dio stesso. Perciรฒ puรฒ congedarsi: non che si sia esaurito il suo compito โ e di fatto adempie subito dopo una sua missione specifica, quella della profezia โ, ma ne รจ cessata la dimensione faticosa e penosa: finita la schiavitรน! Ha visto il Liberatore! Ora, secondo la Scrittura, nessuno puรฒ vedere Dio e vivere (Es 33,20); annunciare che ora puรฒ morire in pace รจ solo un altro modo per Simeone di dire che ha visto Dio in Gesรน!
Il bambino riceve due qualifiche: โluce per rivelarti alle gentiโ, o meglio: โluce delle genti per la rivelazioneโ; รจ il titolo dato da Dio al Servo del Signore: โti ho posto come luce delle gentiโ (Is 42,6; 49,6). Lโaltro titolo, โgloria dโIsraeleโ (cf. Mi 1,15), piรน difficile, designa probabilmente David, il re โsecondo il cuore di Dioโ (At 13,22). Simeone tiene dunque nelle sue braccia il Servo del Signore e il re dโIsraele, due titoli che non si contraddicono, perchรฉ รจ compito specifico del re farsi servo del Signore, per dire che in Israele รจ Dio il vero re. E allora, quando accoglie Gesรน, Simeone, che รจ โ come dicevo allโinizio โ servo del Signore, accoglie un altro se stesso, o meglio, il vero se stesso! Ecco perchรฉ รจ colmato e la sua morte sarร consolazione e salvezza.
Ma Simeone non puรฒ scomparire in Dio senza compiere la missione profetica affidatagli: annunciare a Maria che il figlio suo sarร un segno di contraddizione e contraddetto per tutti, per Israele, per noi e anche per lei! Non รจ forse ciรฒ che verifichiamo ogni giorno? LโEvangelo contraddice la logica mondana. Ma forse ciรฒ che di piรน significativo traspare da questo segno di contestazione รจ che la nostra salvezza, la quale sta in quel bambino fragile, non puรฒ che essere una sconvolgente sorpresa.
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Lc 2, 22-35
Dal Vangelo secondo Luca
Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosรจ, [Maria e Giuseppe] portarono il bambino [Gesรน] a Gerusalemme per presentarlo al Signore ย come รจ scritto nella legge del Signore: ยซOgni maschio primogenito sarร sacro al Signoreยป ย e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.
Ora a Gerusalemme cโera un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione dโIsraele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recรฒ al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesรน per fare ciรฒ che la Legge prescriveva a suo riguardo, anchโegli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:
ยซOra puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo
vada in pace, secondo la tua parola,
perchรฉ i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli:
luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israeleยป.
Il padre e la madre di Gesรน si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: ยซEcco, egli รจ qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione ย e anche a te una spada trafiggerร lโanima -, affinchรฉ siano svelati i pensieri di molti cuoriยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
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