Monastero di Bose โ€“ Commento al Vangelo del 29 Dicembre 2018

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Dopo il Magnificat e il Benedictus, ecco il Nunc dimittis, terzo cantico trasmesso da Luca nel suo racconto dellโ€™infanzia di Giovanni Battista e di Gesรน. Messo in bocca a Simeone, rappresentante, insieme alla profetessa Anna, dei servi del Signore che sono la speranza dโ€™Israele, questo cantico fa tradizionalmente parte della preghiera cristiana di compieta, chiusura della giornata. รˆ una collocazione significativa nonostante rischi di influenzare in negativo la sua interpretazione, come se โ€œora puoi lasciare che il tuo servo vada in paceโ€ significasse: โ€œora posso dormire tranquilloโ€, o, peggio ancora: โ€œora Israele puรฒ scomparireโ€, primo passo verso una teologia della sostituzione. Tale non รจ il senso di questo cantico nonostante lโ€™incontro con Gesรน appaia a Simeone come il segno annunciatore della sua morte.

Questo canto รจ un congedo, sรฌ, ma รจ soprattutto una benedizione; Simeone, che โ€œaspettava la consolazione dโ€™Israeleโ€ e ne aveva giร  una parte, poichรฉ lo Spirito Santo, lโ€™altro Consolatore, il Paraclito (Gv 14,16.26), era su di lui, loda Dio perchรฉ ha trovato in Gesรน, che tiene fra le braccia, la piena consolazione. La sua preghiera non รจ rassegnazione davanti allโ€™ineluttabile, รจ un atto di gratitudine.

Infatti, Simeone dice di avere visto in quel neonato colui che salva; in lui dunque ha riconosciuto Dio stesso. Perciรฒ puรฒ congedarsi: non che si sia esaurito il suo compito โ€“ e di fatto adempie subito dopo una sua missione specifica, quella della profezia โ€“, ma ne รจ cessata la dimensione faticosa e penosa: finita la schiavitรน! Ha visto il Liberatore! Ora, secondo la Scrittura, nessuno puรฒ vedere Dio e vivere (Es 33,20); annunciare che ora puรฒ morire in pace รจ solo un altro modo per Simeone di dire che ha visto Dio in Gesรน!

Il bambino riceve due qualifiche: โ€œluce per rivelarti alle gentiโ€, o meglio: โ€œluce delle genti per la rivelazioneโ€; รจ il titolo dato da Dio al Servo del Signore: โ€œti ho posto come luce delle gentiโ€ (Is 42,6; 49,6). Lโ€™altro titolo, โ€œgloria dโ€™Israeleโ€ (cf. Mi 1,15), piรน difficile, designa probabilmente David, il re โ€œsecondo il cuore di Dioโ€ (At 13,22). Simeone tiene dunque nelle sue braccia il Servo del Signore e il re dโ€™Israele, due titoli che non si contraddicono, perchรฉ รจ compito specifico del re farsi servo del Signore, per dire che in Israele รจ Dio il vero re. E allora, quando accoglie Gesรน, Simeone, che รจ โ€“ come dicevo allโ€™inizio โ€“ servo del Signore, accoglie un altro se stesso, o meglio, il vero se stesso! Ecco perchรฉ รจ colmato e la sua morte sarร  consolazione e salvezza.

Ma Simeone non puรฒ scomparire in Dio senza compiere la missione profetica affidatagli: annunciare a Maria che il figlio suo sarร  un segno di contraddizione e contraddetto per tutti, per Israele, per noi e anche per lei! Non รจ forse ciรฒ che verifichiamo ogni giorno? Lโ€™Evangelo contraddice la logica mondana. Ma forse ciรฒ che di piรน significativo traspare da questo segno di contestazione รจ che la nostra salvezza, la quale sta in quel bambino fragile, non puรฒ che essere una sconvolgente sorpresa.

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fratel Daniel

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Lc 2, 22-35
Dal Vangelo secondo Luca

Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosรจ, [Maria e Giuseppe] portarono il bambino [Gesรน] a Gerusalemme per presentarlo al Signore ย– come รจ scritto nella legge del Signore: ยซOgni maschio primogenito sarร  sacro al Signoreยป ย– e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.
Ora a Gerusalemme cโ€™era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione dโ€™Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recรฒ al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesรน per fare ciรฒ che la Legge prescriveva a suo riguardo, anchโ€™egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:
ยซOra puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo
vada in pace, secondo la tua parola,
perchรฉ i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli:
luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israeleยป.
Il padre e la madre di Gesรน si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: ยซEcco, egli รจ qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione ย– e anche a te una spada trafiggerร  lโ€™anima -, affinchรฉ siano svelati i pensieri di molti cuoriยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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