L’episodio narrato da Marco ci pone di fronte a due guarigioni: una riuscita, l’altra sperata. Legame tra queste due è un segno efficace: il perdono dei peccati.
La prima guarigione, quella riuscita, è la guarigione di un uomo paralizzato e infermo che viene portato a Gesù. Egli viene portato dinanzi a lui per mezzo delle braccia e per mezzo della fede. Le otto braccia delle persone che lo trasportano sono le membra visibili di un cuore invisibile: il cuore di quelle quattro persone, abitato da una fede grande, capace di scoperchiare il tetto di una casa (cf. v. 4). Questa fede Gesù l’ha descritta, altrove, come una fede “capace di trasportare le montagne” (cf. Mt 17,20; 1Cor 13,2): qui è capace di trasportare un uomo malato, che non parla, che non proferisce parole, di fronte a colui che è la Parola. Gesù, seduto in quella casa, “annunciava la Parola” (v. 2), una parola che, essendo la parola di Dio, “non ritorna a lui senza efficacia” (cf. Is 55,10-11): il segno di quella guarigione ne è la testimonianza.
L’incontro tra la parola efficace di Dio e un cuore abitato dalla fede produce il miracolo: e questo è innanzitutto un cuore liberato dal giogo del peccato, una liberazione profonda di cui la guarigione fisica è il segno visibile. “Figlio, ti sono perdonati i peccati” (v. 5): attraverso l’azione del perdono dei peccati Gesù ristabilisce una relazione di figliolanza. Quell’uomo è rifatto figlio di Dio, secondo l’immagine e somiglianza che il peccato aveva offuscato. E questo grazie alla collaborazione tra la sola fede di un uomo adagiato, come senza vita, e la fede operosa di amici a lui vicini che mettono in azione tutte le loro forze e il loro ingegno!
La seconda guarigione, quella sperata, è la guarigione del cuore degli scribi increduli. Essi sono di fronte, in effetti, a qualcosa – meglio, a qualcuno – difficile da interpretare e da credere. Quell’uomo che sta loro di fronte, Gesù, non solo fa opera di annuncio della parola di Dio, come hanno fatto molti altri profeti prima di lui, ma si spinge al punto di perdonare i peccati, che è prerogativa divina. Di qui le reazioni incredule e gli interrogativi stupiti: “Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può perdonare i peccati se non Dio solo?” (v. 7). Sono di fronte a un uomo che si fa Dio e agisce come solo Dio agisce: “Chi è quest’uomo che perdona anche i peccati?” (Lc 7,49). Nessun profeta mai aveva mostrato una tale pretesa: avevano fatto sì dei miracoli, ma non avevano mai perdonato i peccati. Per questo motivo Gesù, “conoscendo nel suo spirito queste cose che pensavano tra sé”, “nel loro cuore” (cf. v. 8), è mosso all’azione efficace che vuole testimoniare fisicamente l’opera di guarigione del cuore. Un’azione che vorrebbe condurre anche loro alla fede.
La finale è aperta, è volutamente aperta, per stimolare l’apertura del nostro cuore. “Non abbiamo mai visto nulla di simile!” (v. 12), esclamano tutti i presenti, con una reazione di lode meravigliata a Dio. Ma gli scribi, arrivano anche loro a vedere in quell’uomo la presenza di Dio, che con la sua parola e la sua azione opera sulla terra la volontà salvifica di Dio? E noi, la sappiamo vedere e credere?
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Mc 2, 1-12
Dal Vangelo secondo Marco
Gesù entrò di nuovo a Cafàrnao, dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa e si radunarono tante persone che non vi era più posto neanche davanti alla porta; ed egli annunciava loro la Parola.
Si recarono da lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone. Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si trovava e, fatta un’apertura, calarono la barella su cui era adagiato il paralitico. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Figlio, ti sono perdonati i peccati».
Erano seduti là alcuni scribi e pensavano in cuor loro: «Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?». E subito Gesù, conoscendo nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate queste cose nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire al paralitico “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati, prendi la tua barella e cammina”? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra, dico a te – disse al paralitico –: àlzati, prendi la tua barella e va’ a casa tua».
Quello si alzò e subito prese la sua barella, sotto gli occhi di tutti se ne andò, e tutti si meravigliarono e lodavano Dio, dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
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