Non esiste delusione piรน lacerante di quella che proviene dal tradimento di colui, o di coloro, che sono stati piรน intensamente amati.
Ecco il lamento di Gesรน: ยซIn veritร , in veritร io vi dico: uno di voi mi tradirร ยป.
Uno di voi, uno dei commensali. โUno di voi, colui che mangia con meโฆ uno dei Dodici, colui che mette la mano nel piatto con me.โ
Sono parole che rivelano non tanto lโidentitร precisa, quanto la prossimitร e la familiaritร del traditore.
Non si tratta di un nemico, ma di uno che condivideva amicizia e vita: mangiava con Lui.
Giuda, preso il boccone, subito uscรฌ. Ed era notte.
Quello che era il dono di una sublime condivisione dellโumano con il divino, una trasfusione di amore, diventa per il traditore un boccone amaro che genera buio e morte.
โEd egli, gettati i sicli dโargento nel tempio, si allontanรฒ e andรฒ a impiccarsi.โ
โChi mangia il pane e beve il calice del Signore indegnamente, mangia e beve la propria condanna.โ
Il discepolo, fuori dal Sacro Convito, scompare nel buio.
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Pietro vede ridimensionati gli slanci della sua generositร : โNon canterร il gallo, prima che tu non mโabbia rinnegato tre volte.โ
Per Gesรน questa รจ giร una sentenza di morte: ยซOra il Figlio dellโuomo รจ stato glorificato, e Dio รจ stato glorificato in luiยป.
La glorificazione di Gesรน รจ di fatto la sua passione giร iniziata: lโardore con cui ha consumato quella memorabile cena, il sacrificio che si compirร sulla croce, nella morte e nella gloriosa risurrezione.
Si adempie cosรฌ il progetto del Padre: โIo ti renderรฒ luce delle nazioni, perchรฉ porti la mia salvezza fino allโestremitร della terra.โ
La gratitudine accresce la fedeltร .
Fonte: Monaci del monastero di S.Vincenzo Martire โ Bassano Romano (VT)
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