Monaci Benedettini Silvestrini – Commento al Vengelo del 8 Marzo 2022

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Come dobbiamo pregare?

“Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole”. Queste parole di Gesù nel brano di oggi sono sempre di grande attualità. Infatti quante volte sprechiamo parole vuote pensando di pregare? San Benedetto nella sua Regola, parlando della preghiera, dice che deve essere breve.

Dio non va convinto con una litania di parole e questo per un motivo fondamentale: Egli è nostro Padre e ci ama. È già convinto. In fondo la preghiera non serve a Dio ma piuttosto a noi. A volte ignoriamo che è alla base della nostra fede, della conversione, della nostra consapevolezza, della semplicità del nostro cuore che la preghiera può portare frutto. Ma il punto più significativo e interessante è: non siamo pagani che vogliono maneggiare la divinità, siamo cristiani convinti dell’amore di Dio.

“Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate”. E appunto proprio su questa dichiarazione di Gesù che qualche volta nasce la preoccupazione di tante persone: che senso ha pregare, se Dio sa già tutto? E qui subito viene svelata la costante, anche giusta ma non sufficiente della preghiera… Il nostro pregare non è solo il chiedere… La preghiera invece è fondamentale nella vita di ogni credente perché ci mette in constante relazione con Dio.

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Quando il Signore dice: “pregate in ogni momento” naturalmente, come dice Benedetto XVI, “non ci chiede di dire continuamente parole di preghiera, ma di non perdere mai il contatto interiore con Dio. Esercitarsi in questo contatto è il senso della preghiera. Perciò è importante che il giorno incominci e si concluda con la preghiera. Con la gratitudine cresce la gioia per il fatto che Dio ci è vicino e possiamo servirlo”.

Il Padre nostro è la preghiera per eccellenza, una sintesi perfetta della Bibbia secondo alcuni studiosi, è sempre un modello valido anche per noi perché ha tanto da insegnarci. Par esempio la dimensione comunitaria della preghiera, la fiducia in Dio… La quaresima dunque è anche un momento per ridare voce a questo contato vitale con Dio nella preghiera.