Le mani pulite
Se per un attimo riuscissimo a non leggere il vangelo in maniera solo moralistica forse riusciremmo a intuire una grandissima lezione, nascosta proprio nel vangelo di oggi: โAllora si riunirono attorno a lui i farisei e alcuni degli scribi venuti da Gerusalemme. Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani immonde, cioรจ non lavate (โฆ) quei farisei e scribi lo interrogarono: ยซPerchรฉ i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani immonde?ยปโ.
Leggendo frettolosamente questo brano รจ inevitabile schierarsi subito dalla parte di Gesรน. Approfondendolo invece potremo scoprire meglio ciรฒ che Gesรน rimprovera loro, che non รจ cioรฉ lโessere scribi e farisei, ma piuttosto la tentazione di avere un approccio alla fede solo di natura giuridica, legata alle loro antiche tradizioni. La fede non coincide con lโosservanza.
La fede in Cristo รจ piรน grande della mera osservanza. Siamo chiamati a passare dalla osservanza al credere, perchรฉ solo cosรฌ potremo incontrare veramente Dio che si รจ fatto carne e non un insieme di norme. Il disagio che questi scribi e farisei vivono, scaturisce dal rapporto che essi hanno con la sporcizia, con lโimpuritร . Per essi diventa sacra una purificazione che ha a che fare con le mani sporche, ma pensano che con un gesto esterno possano esorcizzare tutta la impuritร che una persona potrebbe accumulare nel proprio cuore.
Eโ chiaro che รจ piรน facile lavarsi le mani che convertirsi. Gesรน vuole dire loro esattamente questo: lโosservanza, anche se perfettamente religiosa, non ha senso, se non porta allโesperienza della fede, allโesperienza di quellโincontro con Dio. Il Signore rimprovera ai farisei e agli scribi che quella loro รจ solo una forma di ipocrisia, travestita da sacro. Diamoci da fare anche noi per unโesperienza autentica, per un incontro con Gesรน, perchรฉ la fede nasce, cresce e matura da e in questo incontro.