Vedere per testimoniare.
Non รจ possibile vedere il Bambino Gesรน, senza avere poi lโurgenza di parlare di lui. ร stata per prima la stessa Madre ad intonare un canto del Magnificat che ancora risuona ogni giorno nelle nostre chiese. Zaccaria, prima muto, poi diventa anchโegli cantore della misericordia di Dio.
Il vecchio Simeone, che dopo tanta fiduciosa attesa, ha la gioia di vedere con i suoi occhi e di stringere tra le sue braccia il Messia promesso, intona anchโegli il suo cantico. Si dichiara ormai pronto a chiudere per sempre i suoi occhi perchรฉ hanno visto la salvezza. Oggi รจ la volta della profetessa Anna. Il Vangelo ci dice di lei: ยซEra molto avanzata in etร , aveva vissuto col marito sette anni dal tempo in cui era ragazza, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni.
Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiereยป. Anche lei, alla vista del Bambino, si mise a lodare Dio e a parlare di Lui ยซa quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemmeยป. La Vergine Madre, Zaccaria, Simeone, Anna sono i primi testimoni di Cristo, i primi annunciatori della salvezza che Egli รจ venuto a portare sulla terra.
Ai loro nomi ora doverosamente dobbiamo aggiungere i nostri. Anche noi infatti abbiamo visto e udito ciรฒ che ha detto e fatto per noi lโautore della vita. ร un impegno che deriva dal nostro battesimo. ร un dovere di gratitudine. ร la nostra risposta alla gratuitร dei doni ricevuti. ร infine il piรน squisito atto di caritร fraterna.
In questa prospettiva comprendiamo in un significato diverso la frase conclusiva del brano evangelico di oggi: ยซIl bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era sopra di luiยป. Cristo oggi si fortifica e cresce nella misura in cui รจ conosciuto, accolto, testimoniato e amato.