Monaci Benedettini Silvestrini – Commento al Vengelo del 29 Gennaio 2022

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La tempesta sedata.

Perché avete paura? Non avete ancora fede? Nel breve commento al vangelo di oggi vogliamo riflettere su questo spunto molto attinente al nostro attuale contesto sociale. Siamo insidiati, ormai quasi vinti dalle paure! Sembra chiaro dal vangelo di oggi, che la radice delle nostre paure sia la mancanza di fede. Quindi, il contrario della fede non è l’incredulità ma la paura.

Facendo omaggio al servo di Dio don Tonino Bello, riportiamo qualche riga della sua riflessione, che oggi è attuale come non mai. Infatti dice: “E’ dal cuore umano che nasce e si sviluppa la nube tossica delle paure contemporanee. Paura del vicino di casa. Paura del proprio simile. Paura dello Zingaro. Paura dell’altro. Paura del diverso. Paura di uscire di casa. Paura della violenza. Paura del terrorismo. Paura della guerra. Paura di non farcela. Paura di non essere accettati. Paura di non essere più capaci di uscire da certi pantani nei quali ci siamo infognati. Paura che sia inutile impegnarsi. Paura che, tanto, il mondo non possiamo cambiarlo noi. Paura che ormai i giochi siano fatti. Paura di non trovare lavoro.

Quante paure! Paura ha la stessa radice di pavimento. Viene dal latino pavére; significa: battere il terreno per allivellarlo. Anche terrore ha la stessa radice di terra. Paura, quindi, è la conseguenza dell’essere battuto, calpestato, allivellato, appiattito. Ora, che cosa ci chiede Gesù? La tempesta simboleggia i momenti difficili che attraversiamo appunto come questo della pandemia in atto. Quindi aver Gesù nella barca della nostra vita non ci rende immuni da momenti difficili. Impariamo dunque dai Discepoli. Nei momenti difficili chiamiamolo, invochiamolo, ossia sappiamo a chi e dove chiedere aiuto.

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Con Lui non dobbiamo avere paura e nulla ci deve spaventare!