Perdonaci, Signore: abbiamo peccato.
Con il “Ritornate a me con tutto il cuore”, che segna l’inizio del periodo quaresimale, siamo avvertiti: la Quaresima è il momento privilegiato per lasciarci guidare dalla Parola di Dio, per vivere intensamente, a livello personale e comunitario, un cammino di rinnovamento spirituale e morale, un itinerario di fede e di prova, un ritorno totale a Dio, attraverso alcuni elementi concreti: digiuno, elemosina, preghiera.
“In questi giorni quindi aggiungiamo da parte nostra qualche cosa al consueto onere del nostro servizio, ad esempio, preghiere private, astinenza nel mangiare e nel bere, in maniera che ciascuno di propria iniziativa, possa offrire a Dio, nella gioia dello Spirito Santo qualche cosa oltre il limite assegnatogli” (San Benedetto, Regola, c.49.). Qust anno abbiamo anche un’intenzione speciale, quella di digiunare e pregare per la pace: in Ucraina, in Europa, nel mondo.
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Gioele ci invita di ritornare a Dio con tutto il cuore: il termine “ritornare” esprime la conversione, il cambiamento di mentalità e di comportamento: amare Dio sinceramente, vivere in solidarietà con i poveri, dedicare tempo alla preghiera. Per San Paolo, il cristiano è consapevole di essere collaboratore di Dio, in un tempo che è proclamato momento favorevole: “Ecco ora il giorno della Salvezza”.
Occorre essere attenti all’annientamento di Cristo: ormai il rapporto tra Dio e l’uomo è cambiato. Matteo insiste sulla lealtà e sull’umiltà del comportamento che, soltanto se autentico, sarà gradito a Dio. La nostra conversione equivale ad un ricentramento su Dio, una rieducazione profonda nutrita di allontanamento dal peccato, di rinunce, di preghiera. Oggi si inizia un gioioso cammino verso la Pasqua.
Nota bene!
Il Mercoledì delle Ceneri (come anche il Venerdì santo) è un giorno penitenziale in cui vige l’obbligo di digiuno e di astinenza dalle carni.
Monaci Benedettini Silvestrini
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