Io come luce sono venuto nel mondo.
Gesรน allora gridรฒ a gran voce: ยซChi crede in me, non crede in me ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandatoยป. Il grido sgorga dallโintensitร dellโamore, dallโimportanza del messaggio che si sta per annunciare, dal desiderio vivo di farsi ascoltare da tutti. ร un grido che deve giungere, per la sua urgenza, fino a noi e che va accolto da tutti con la migliore disposizione. Cristo รจ lโicona del Padre e la fede, che egli reclama per la sua persona, riguarda lo stesso Padre celeste.
Credere e vedere, vuol dire vedere con la fede la persona del Figlio, accogliere il suo messaggio per credere nel Padre. Il faro che illumina รจ la stessa persona del Cristo, che si proclama luce del mondo e motivo e fonte determinante della fede. Lo stesso evangelista Giovanni nellโannunciare lโincarnazione del Verbo nel Prologo al suo vangelo, dice: ยซIn lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non lโhanno accoltaยป. Preferire le tenebre alla luce รจ il peccato del mondo, รจ il rifiuto di Cristo: si brancola nel buio e ci si perde nellโerrore, ci si ritrova impastocchiati di male e si teme ancora di lasciarsi illuminare e cosรฌ il buio e il male finiscono per convivere stabilmente con noi.
Sono i fenomeni che segnano i momenti peggiori della storia, spesso, come accade ai nostri giorni, camuffati da un apparente benessere, che illude e neanche sfiora le fibre interiori dellโanima. Cosรฌ ci appare evidente come possano convivere illusioni di felicitร e profondo malessere interiore. A luci spente non si รจ piรน in grado di sperare la salvezza e lo stesso Cristo ci appare piรน come giudice del mondo che portatore di salvezza. Per questo egli ci ripete: ยซNon sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo!. Lโeventuale condanna non sgorgherร da un giudizio, ma sarร la triste inevitabile conseguenza di un colpevole rifiuto.
Occorre ancora la luce radiosa di Cristo per accorgersi e rimediare sapientemente ai nostri assurdi, ai mali che si annidano dentro il buio del nostro animo. La fede, dono di Dio, se non alimentata ogni giorno, si spegne lentamente come lampada senzโolio. Giร nel giorno del nostro battesimo ci viene data una candela, simbolo della fede e la Chiesa raccomanda di farla ardere in continuitร per tutta la vita e di non farla mai spegnere. Anche San Paolo raccomandava ai primi fedeli di non spegnere lo Spirito, ma di sondare con quella luce le profonditร e la ricchezza dellโamore divino. Ravviviamo in noi questa fede, ravviviamo lo spirito. Incamminiamoci verso il bene, il bello, verso la veritร tutta intera.