Monaci Benedettini Silvestrini – Commento al Vangelo del 5 Agosto 2022

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Morire per vivere.

Il seguire Cristo è un morire per vivere. Qui vi è una delle contraddizioni più forti del vangelo: laddove morire e vivere sono concetti che si giocano lungo dinamiche che non sono solitamente date. Nessuno, infatti, si sognerebbe di mettere questi due verbi sullo stesso piano, anzi il morire, in questo caso, è su un livello decisamente superiore perché è passaggio obbligato per vivere.

Ma, chiunque abbia fatto esperienza di Cristo sa che questa è una realtà che si trova continuamente lungo le strade del credere. È però un morire dell’uomo vecchio, cioè di quella persona che si credeva di essere e che invece l’incontro con il Cristo trasforma e rende nuova, fa “rinascere”.

Perché il simbolo battesimale diventi realtà di vita occorre l’impegno costante alla sequela di Cristo, non il comodo divano ma gli scarponi da strada sassosa di montagna, come più volte ci dice il Papa nei suoi insegnamenti.

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Seguire Lui è decidersi a mettere da parte le nostre meschinerìe per “gettarsi” nell’avventura cristiana, la quale solo così non sarà più costituita da formule vuote e sterili, ma da impegno diuturno, per la costruzione di un mondo nuovo.

Monaci Benedettini Silvestrini

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