Lo Spirito di verità mi renderà testimonianza.
Gesù parla sempre in modo franco ai suoi discepoli. Riconosce loro che sono stati sempre con Lui, con il Maestro. Non è fonte di privilegio per chi lo ha sempre seguito. Gesù è chiaro ed esplicito. I suoi discepoli dovranno subire prove e persecuzioni. Non nasconde loro le future difficoltà. Non vuole creare false illusioni. È un realismo che non è crudo ma che nasce dall’amore. È un dono di generosità che continua a tributare per i suoi discepoli e per noi stessi.
Ogni volta che preannuncia delle difficoltà, Gesù indica sempre una strada, un percorso che permette di superare gli ostacoli. Lo stesso amore che ci dona, è posto poi a fondamento di questo cammino. Egli preannuncia i momenti difficili perché siano affrontati e superati con generosità. Il momento di comunione intima di Gesù, che il vangelo di oggi propone, ha proprio questo intento.
È un grande messaggio che ispira fiducia. La base è sempre e solo l’amore, l’amore del Padre verso il Figlio, l’amore di Gesù verso di noi e il nostro amore verso Dio e gli altri. È come se fosse un circuito elettrico dove è necessaria la presenza di tutti questi elementi. La promessa dello Spirito Santo garantisce la presenza di un Dio-Amore che infonde coraggio e fiducia.
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La Chiesa garantisce questa presenza. A noi renderla credibile con generosità ed altruismo.
Monaci Benedettini Silvestrini
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