Come leggere la storia.
Abbiamo ascoltato dal vangelo di ieri il rimprovero di Gesù per non essere capaci di leggere i segni dei tempi con la luce della fede. Oggi lo stesso Signore ci invita a riflettere sugli episodi di cronaca, che accadono sotto i nostri occhi, ma che sostanzialmente continuamente accadono nella storia degli uomini.
Era ferma convinzione dei credenti di allora che ogni disgrazia derivasse da un castigo divino in seguito a peccati commessi. Gesù viene a correggere tale concetto: egli afferma che le vittime di quei disastri e di tutti quelli che sono accaduti o possono accadere, non sono periti per un castigo divino, sicuramente però dovevano essere letti come monito ad una vera conversione e un appello a cambiare vita, memori della fragilità dell’uomo. Come ci appare evidente questo insegnamento in questi giorni!
La parabola del fico sterile viene proclamata a conferma di quanto Gesù ci ha già detto: se non ascoltiamo con la dovuta sollecitudine gli appelli divini, se non facciamo seguire a questi la nostra sincera conversione per rende fruttuosa la vita, rischiamo di essere poi respinti dal Signore. Anche questa triste eventualità scaturisce più da un’autocondanna che da un castigo.
- Pubblicità -
Chiediamo oggi a San Giovanni Paolo II perché ci insegni a leggere i segni dei tempi nei quali egli ha saputo leggere gli interventi di Dio e applicarli per un vero cambiamento.
Monaci Benedettini Silvestrini
Photo by Aaron Burden on Unsplash