A voi è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli.
Nel brano evangelico di oggi Gesù sembra essere piuttosto pessimista sulla possibilità che il suo messaggio possa essere accolto dal suo popolo e, anzi, sembra negare loro una possibilità di salvezza; se ciò corrisponde alle reali intenzioni di Gesù, allora non avrebbe neanche ragione di insegnare loro in parabole.
Gesù, nel rispondere ai suoi discepoli, cita un brano tratto dalla vocazione di Isaia. Anche il profeta sembrava essere dubbioso sull’efficacia della sua missione, proprio per la durezza di cuore degli israeliti. In tutti e due i casi però l’incertezza del risultato della predicazione non elimina il compito stesso dell’annuncio della Parola di salvezza; anzi, Gesù ed Isaia si sentono maggiormente responsabilizzati proprio per le difficoltà alle quali si andrà inevitabilmente incontro.
L’insegnamento per noi potrebbe essere quello di non ricercare sempre preventivamente un risultato certo e positivo per poter intraprendere una qualsiasi azione; è nostro compito anche superare difficoltà che sembrano insormontabili. “Credete senza titubanze in Gesù Figlio di Dio, e anche voi, con lui, vincerete il mondo. (GP2).
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Monaci Benedettini Silvestrini
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