I miei occhi hanno visto la tua salvezza…
Sono già passati 40 giorni dal Santo Natale. E oggi è festa della Presentazione di Gesù al Tempio, e c’è la processione con le candele benedette. E’ una bella festa ed ha per protagonisti Gesù, Maria e Giuseppe: Gesù compie l’oblazione di sé al Padre, che si compirà poi sulla Croce. E Maria, assieme a Giuseppe, offre il suo divìn Figlio: inizia per Lei la lacerazione intima di una rinuncia che inaugura la sua missione di Corredentrice del genere umano. La processione con le candele sviluppa il tema di Cristo che è “Luce del mondo”.
San Luca ci racconta come San Giuseppe e la Madonna, secondo la Legge di Mosè, portano il Bambino Gesù a Gerusalemme per presentarlo al Signore. Essi lo offrono per noi al Padre, e un giorno, Egli sarà come Agnello Immacolato, che verrà sacrificato per noi sulla Croce. Mistero santo che si rinnova in ogni Sacrificio Eucaristico. Preghiamo San Giuseppe e Maria affinché portino anche ognuno di noi al Padre in offerta a Lui gradita, e sempre unitamente all’Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo. In questo modo vivremo anche meglio la Consacrazione battesimale e noi, monaci, quella monastica.
E chi è che si accorge del divino Messia, che entra nel suo Tempio Santo? Solo il vecchietto Simeone e una vecchierella, Anna di Fànuel… E perché soltanto loro due? E… tutti gli altri del Tempio di Dio, che erano i perfetti israeliti, gli osservanti della Legge dove sono…? Erano persone religiose e conoscevano tantissime cose, ma erano ciechi dentro al cuore perché privi di umiltà, e di piccolezza interiore. Infatti lo Spirito santo guarda solo il cuore: se dentro c’è terra buona per far germogliare la sua Parola, se c’è davvero posto per Lui, per il Signore.
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E allora Simeone può profetizzare, illuminato dallo Spirito Santo, di cui è ripieno dentro l’anima: “Ora puoi lasciare che il tuo servo vada in pace… perché i miei occhi han visto la tua Salvezza, preparata davanti a tutti i popoli, Luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele”. Egli profetizzò anche a Maria, la Madre, una spada nel Cuore: “affinché siano svelati i pensieri di molti cuori” nella passione redentrice del suo Figlio Gesù, che è anche la sua passione dolorosa di Corredentrice del genere umano.
Monaci Benedettini Silvestrini
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