«Zaccheo, scendi subito!»
Ecco un altro piccolo uomo che cerca Gesù! Lo cerca tra la folla, ma la sua statura non gli consente di vedere. Deve correre avanti e salire per vedere. Occorre staccarsi da terra ed elevarsi verso l’alto per vedere.
Occorre essere disposti a lasciare tutto per seguire Cristo. E Zaccheo era ricco, molto ricco! Egli era convinto, come spesso capita, di poter essere lui il protagonista di quella ricerca e di quel desiderato incontro. Succede invece esattamente il contrario: noi muoviamo i prima passi, poi è il Signore che alza lo sguardo verso di noi per darci anche quello che non osiamo sperare: «Gesù alzò lo sguardo».
- Pubblicità -
Questo sguardo del Signore ci riconduce ad un altro episodio del Vangelo, quello del giovane ricco che dichiara di aver sempre osservato i comandamenti. Dopo questa dichiarazione l’evangelista ci dice che Gesù «fissàtolo lo amò». È proprio vero quando Gesù ci guarda ci ama e opera prodigi per noi.
Zaccheo, sorpreso da tanta inattesa benevolenza, accoglie con gioia il Signore nella sua casa, lo accoglie come salvatore e redentore. Infatti ci fa ascoltare la sua umile e sincera confessione, accompagnata dal proposito di riparare adeguatamente al male fatto: «Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto».
È essenziale e completa la formula assolutoria che Gesù proferisce: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa». Per fugare poi le solite accuse: «È andato ad alloggiare da un peccatore!», ribadisce che «Il Figlio dell’uomo è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto». Questa è la missione che Cristo affiderà poi ai suoi e alla sua Chiesa. Lasciamoci salvare, ma siamo anche noi i missionari della salvezza.
E… se per caso sentissi nel tuo cuore un bussare alla sua sequela, non esitare a rispondergli… Non c’è un viaggio più bello che seguire Cristo.
Monaci Benedettini Silvestrini
Photo by Aaron Burden on Unsplash